Si susseguono in queste settimane gli episodi di furti di catenine e orologi, perpetrate soprattutto da donne ai danni di uomini, attraverso la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio”. Nei giorni scorsi l’ennesimo colpo ai danni di un 64enne assisano, il quale mentre stava facendo la sua solita passeggiata mattutina lungo una strada della periferia di Assisi, veniva avvicinato da una donna che gli chiedeva delle indicazioni stradali.
Questa, anziché ascoltarlo, improvvisamente gli ha afferrato il polso con violenza e gli si è buttata addosso facendogli delle avances sessuali. Tenendo sempre stretto a sé il braccio, ha iniziato a baciarlo e ad abbracciarlo.
L’uomo ha provato invano ad allontanarla da sé, senza riuscirci, sopraffatto dalla forza della donna, che ad un certo punto si è staccara per attraversare la strada e salire a bordo di un’autovettura, che nel frattempo era sopraggiunta a riprenderla. Solo una volta sparita, l’uomo toccandosi il braccio a lungo tempo afferrato dalla donna, si è reso conto di non avere più al polso il suo costoso orologio.
Ricostruita la dinamica degli eventi, gli agenti di polizia, grazie ad un’articolata attività info-investigativa, hanno riuscito ad attribuire un volto ed una identità alla donna, una 35enne, di origini rumene, residente a Perugia ma di fatto senza fissa dimora con numerosi precedenti di polizia.
Un abbraccio e la collana o l’orologio spariscono: allarme scippi tra Assisi e Bastia Umbra
La stessa donna veniva riconosciuta come la responsabile di un altro furto commesso con le stesse modalità nel mese di marzo scorso ai danni di un 81enne assisano fermato dalla 35enne mentre stava parcheggiando la sua autovettura nei pressi della sua abitazione nella periferia di Assisi.
La donna gli si avvicinava mentre era ancora alla guida chinandosi su di lui con il pretesto di avere informazioni. Dopo averlo con insistenza abbracciato, la donna si allontanava. L’uomo si rendeva conto solo dopo alcuni minuti di non avere più al suo polso l’orologio del valore di circa 7000 euro e decideva così di recarsi presso il Commissariato P.S. Assisi per sporgere denuncia.
La donna è stata così denunciata in stato di libertà per il reato di rapina e di furto aggravato. Continuano le indagini per risalire all’individuazione di eventuali altri complici.