Si è chiusa la Settimana Mondiale della prevenzione dal Glaucoma, nella regione si stima che altre 7000 persone non sappiano di averlo
In Umbria circa 8.000 persone sono colpite da glaucoma e 7.000 sono quelle che non sanno di averlo, sia perché non si visitano sia perché sono nelle fasi iniziali e quindi completamente asintomatiche.
In media questa patologia colpisce il 3% della popolazione over 40. Sono questi i dati che emergono dall’incontro di chiusura della settimana mondiale di sensibilizzazione e prevenzione dal Glaucoma, tenutasi ieri (sabato 12 marzo) nel palazzo della Provincia di Perugia.
Erano presenti la Struttura complessa aziendale oculistica dell’Usl Umbria 1, rappresentata dal direttore Giovan Battista Sbordone (nella foto), la clinica oculistica dell’Università degli Studi di Perugia dell’azienda ospedaliera di Perugia, i responsabili dei Centri Glaucoma delle due Aziende (con il dottor Roberto Vigorito), e la sezione territoriale dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) di Perugia.
Il glaucoma è la prima causa di cecità irreversibile ma prevenibile; è una malattia cronica che colpisce circa 76 milioni di persone a livello mondiale e, molto spesso, viene diagnosticata in ritardo con pesanti ripercussioni sulla vita delle persone oltre che sui bilanci dei servizi sanitari.
In questo contesto il dottor Sbordone, anche delegato regionale della SIGLA (Società Italiana Glaucoma), ha sottolineato l’importanza della prevenzione in quanto “il trattamento del glaucoma aiuta a ridurre il rischio di ulteriori danni al nervo ottico attraverso la riduzione della pressione intraoculare“. Ad oggi, infatti, il glaucoma è ancora responsabile dell’8% dei casi di cecità nel mondo.
