E’ stata presentata sabato pomeriggio (16 gennaio), presso il Museo Santa Croce, l’edizione 2016 del Calendario storico di Umbertide, che nei prossimi giorni arriverà nelle case di tutti gli umbertidesi. Erano presenti il sindaco Marco Locchi, l’assessore alla Cultura Raffaela Violini, l’ideatore e curatore del calendario Adriano Bottaccioli e il coordinatore Fabio Mariotti.
Il Calendario 2016, quest’anno, ha festeggiato i suoi primi 25 anni di vita con un’edizione dedicata al tema dell’emigrazione degli umbertidesi nel mondo: pagina dopo pagina, mese dopo mese, si susseguono le storie di chi, a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta, ha salutato i propri affetti per andare alla ricerca di un lavoro e di una vita migliore: Argentina, Brasile, Stati Uniti, ma anche Francia, Germania, Svizzera i Paesi che hanno accolto gli umbertidesi emigranti che in queste terre lontane hanno spesso fatto fortuna, mettendo a frutto le loro abilità e competenze di manovali, artigiani e contadini. Un’emigrazione diversa da quella disperata che purtroppo oggi la cronaca ci racconta quotidianamente, ma comunque sofferta e dolorosa; c’è chi non ce l’ha fatta ed è tornato indietro e chi invece è riuscito a costruirsi una nuova vita, senza dimenticare però la sua terra natale e chi invece, dopo anni trascorsi all’esterno, ha deciso di tornare, riportando a casa, oltre ai ricordi, anche un immenso patrimonio di conoscenze che ha contribuito allo sviluppo sociale di Umbertide.
Ogni mese del calendario è dedicato ad alcuni personaggi, più o meno noti, di umbertidesi emigrati all’estero, corredati da materiale fotografico messo a disposizione dai cittadini, che hanno contribuito in maniera sostanziale alla realizzazione del calendario, mentre le ultime pagine raccontano l’emigrazione dei nostri giorni, con le storie di molti giovani, spesso laureati, che in Italia non riescono a trovare la propria strada ma che all’esterno hanno saputo distinguersi nei più svariati settori.
Tutte le foto raccolte dalla redazione sono andate a costituire una mostra allestita presso il Museo Santa Croce, che sarà aperta anche alle scuole, ma l’idea è quella di continuare a reperire materiale fotografico e documentario al fine di dare vita ad un archivio della storia dell’emigrazione degli umbertidesi.
“Quello dell’emigrazione è un fenomeno che ha coinvolto molti nostri concittadini per circa un secolo e che anche oggi vede tanti giovani partire alla ricerca di una vita migliore – ha affermato l’assessore Violini – Il nostro intento è quello di dare vita ad un archivio, di cui le foto in mostra a Santa Croce costituiscono soltanto una prima parte, per dare un giusto riconoscimento a chi con sacrificio ha contribuito alla crescita sociale della nostra comunità”.
“E’ un calendario che fa riflettere su un tema purtroppo tristemente attuale quale è quello dell’emigrazione e che ci mostra quanto le condizioni di vita degli emigranti siano nel tempo peggiorate – ha concluso il sindaco Locchi – E’ un tema importante che dà sicuramente lustro al Calendario storico di Umbertide ed in particolare alla sua 25esima edizione, e per questo intendo ringraziare tutti coloro che vi hanno lavorato e in particolare l’ideatore Adriano Bottaccioli, che insieme a Mariotti faceva parte già del gruppo di redazione della prima edizione del calendario, la Digital editor per la stampa e soprattutto tutti gli umbertidesi che lo hanno reso vivo mettendo a disposizione le loro foto e la loro storia”.