A Spoleto si è svolta l'attività di contenimento come da delibera del sindaco, nonostante la diffida degli animalisti | Ma i cacciatori dovranno tornare
Alla fine è stato abbattuto un solo cinghiale, vicino all’ospedale di Spoleto, al termine della battuta di contenimento effettuata da 15 cacciatori come da ordinanza del sindaco Sisti. Qualcuno, infatti, domenica notte e nella mattinata di lunedì ha provocato rumori – sembra usando petardi, secondo il racconto di alcuni testimoni – per spaventare gli animali avvistati in zona, una quindicina, e metterli in fuga (nella foto, fatta questa mattina, lunedì, alle 7.30)
Con il risultato che la squadra dovrà tornare nuovamente per l’operazione di contenimento.
Per quella che si è svolta questo pomeriggio – lunedì – erano stati effettuati numerosi sopralluoghi. Nella zona di Collerisana e Montepincio, infatti, da tempo è stata segnalata la presenza di cinghiali che scendono anche in viale Martiri della Resistenza, nella zona dell’ospedale e anche nei pressi del parcheggio della Spoletosfera, all’ingresso sud della città.
Come da delibera del sindaco – quella contro la quale gli animalisti avevano inviato una diffida, come a Orvieto – 15 cacciatori, guidati dal caposquadra Federico Franchi, costantemente in collegamento con il presidente dell’Atc 2 Luciano Calabresi, hanno operato nella zona messa in sicurezza dagli uomini della protezione civile, della polizia locale, carabinieri in congedo, carabinieri e forestali, polizia di Stato. Per la Regione era presente Luca Convito. Presente anche un’autoambulanza.
Una battuta di contenimento che si è svolta in una zona resa sicura, secondo la procedura prevista quando l’attività di caccia avviene nei pressi di strade e aree abitate. Ma il bottino è stato, come detto, magro: abbattuto un solo cinghiale dei quindici esemplari che erano stati avvistati. L’animale è stato donato in beneficenza alla Caritas diocesana.