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Tutto pronto per il 49° Agosto Corcianese/ Si inizia il 3 agosto

Redazione

Tutto pronto per il 49° Agosto Corcianese/ Si inizia il 3 agosto

Sab, 20/07/2013 - 15:31

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La suggestiva città di Corciano sarà anche quest’anno palcoscenico del Corciano Festival, dal 3 al 18 agosto 2013, una ricca alchimia di spettacoli e incontri dedicati all’arte, al teatro, alla musica e alla memoria delle proprie origini.

I palazzi, le opere d’arte e l’intatto tessuto medievale del centro storico, chiuso nell’anello delle possenti mura difensive, sono la testimonianza di questo nobile passato che rende Corciano un gioiello di storia sopravvissuto al tempo e uno dei Borghi più belli d’Italia riconosciuto come Destinazione Europea di Eccellenza.
L’antica cittadina è caratterizzata dalla presenza di numerosi musei che ne rappresentano la civiltà, le origini e le caratteristiche. Il Museo della Pievania, l’Antiquarium, il Museo della Casa Contadina, il Centro Valorizzazione Prodotti Tipici ed inoltre, a due passi dal borgo, è possibile visitare la necropoli etrusca di Fosso Rigo e quella di Strozzacapponi.
Dalla prima edizione del 1965, la manifestazione si è progressivamente sviluppata, offrendo nella sezione Arti visive esposizioni e premi di pittura e scultura, nella sezione Teatro spettacoli teatrali di ogni genere, nella sezione Musica concerti di musica classica, e non solo, ed un concorso internazionale di composizione originale per banda, nella sezione Letteratura e Poesia presentazioni di libri e poesie. Ed ancora numerosi ed illustri ospiti per I Salotti de L’Umbria del Cuore e divertenti serate enogastronomiche, di folclore e suggestive rievocazioni storiche in costume.

In occasione dell’inaugurazione del Corciano Festival, sabato 3 agosto alle ore 17,30 presso i Giardini del Torrione di Porta Santa Maria, verrà celebrata la riapertura del Torrione di Porta Santa Maria dopo il restauro, sovvenzionato da Brunello Cucinelli.
Una tra le più importanti evidenze artistiche di Corciano, determinante non solo per lo studio dell'assetto urbanistico-architettonico, fu realizzata a partire dal 1482: il Torrione di Porta Santa Maria.
Dagli Atti della Comunità del Castello di Corciano, si apprende che fin dal 1455, era stata deliberata la costruzione di un torrione supra ponte Sancte Marie, al fine di fortificare le mura, ma, solo nel 1482, la Comunità locale, con l'aiuto di Perugia, decise di dare inizio al progetto di edificazione. I lavori furono molto lunghi e impegnativi e durarono almeno sino al 1488. Antichi registri riportano i pagamenti per la manifattura della porta, la cui direzione spettò, probabilmente, a magistro Bartolo Di Meo Lombardo.
Oltre che a rispondere a precise esigenze di carattere militare, il torrione e la porta vennero realizzati tenendo conto di precisi canoni estetici, come dimostra l'armoniosa scansione degli spazi determinata dall'alternanza di pietra calcarea e di laterizio.
Da sempre il Torrione di Porta Santa Maria è l'emblema di Corciano e da più di 40 anni l'elemento fondante delle rievocazioni storiche che si svolgono per la festa dell'Assunta di mezz'agosto.

SEZIONE ARTI VISIVE
La sezione arti visive di questa nuova edizione del Corciano Festival è dedicata al 500° anniversario della collocazione nella Chiesa parrocchiale della Pala dell’Assunta del Perugino.
La Chiesa-Museo di San Francesco ospita dal 20 luglio al 20 ottobre 2013 la mostra CON ORO E COLORI PREZIOSI E BUONI. Perugino a Corciano. 1513 – 2013. I cinquecento anni della Pala dell’Assunta.
Nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, inoltre, si potrà assistere all’ipotesi ricostruttiva e alla videoproiezione del partito architettonico della parete lignea cinquecentesca della Pala d’altare del Perugino.
Anche la consueta mostra annuale di artisti contemporanei del Festival è stata ideata ed organizzata per rendere omaggio a quest’importante ricorrenza.
Il progetto MALIZIE SUL PERUGINO. Artisti oggi cinquecento anni dopo la Pala dell’Assunta di Corciano articola e recupera in due categorie l’ormai consolidato Premio Corciano di Pittura e Scultura: una “fuori concorso” in cui i curatori invitano artisti di larga fama, umbri o con residenza in Umbria, chiamati a realizzare – preferibilmente – un’opera appositamente per il Premio e sul tema, “Malizie sul Perugino. Artisti oggi 500 anni dopo la Pala di Corciano”. L’altra categoria “in concorso”, sempre su invito straordinariamente per questa edizione, raccoglie gli under 35 (individuati dai curatori del Premio Corciano Andrea Baffoni e Francesca Duranti); giovani fra pittori, scultori, fotografi ed installatori, anch’essi impegnati a svolgere il tema dell’evento. Permangono, per quest’ultima categoria, i tre premi-acquisto in denaro (1.000 euro al primo classificato, 700 al secondo classificato, 500 al terzo classificato) per far si che rimanga al Comune traccia tangibile di questa edizione straordinaria. La giuria che assegnerà i premi sarà composta da Antonio Carlo Ponti, Massimo Duranti, un esperto, da un rappresentante dell’Amministrazione comunale e da un rappresentante della Pro loco di Corciano.
L’originalità di quest’edizione “straordinaria” della mostra di arti visive contemporanee è data non solo dal tema su Perugino, ma anche dalla distribuzione su tutto il borgo, in nuovi e rinnovati spazi caratteristici, delle opere, alcune sono state create “site specific” da alcun artisti.
Da un’approfondita ricognizione degli spazi, si è verificato la possibilità di realizzare una grande mostra policentrica che interesserà tutto l’abitato con dipinti, sculture e installazioni.
Oltre a quelli tradizionali come l’Antico Mulino o quelli del Chiostro comunale, saranno impegnati i tre livelli del restaurato Torrione. Inoltre, è stata riaperta la chiesa di Sant’Antonio e, soprattutto, la parte inferiore di detta chiesa, dotata di una passerella che consentirà di ammirare il suggestivo spazio e gli affreschi.
Fra gli artisti invitati “fuori concorso” si trovano pittori e scultori umbri o che risiedono anche in Umbria, di varie generazioni e tendenze artistiche, alcuni dei quali sono stati invitati ad esporre a Corciano in mostre personali o collettive e fra questi spiccano nomi di rilevanza nazionale ed internazionale.
Questo l’elenco:
Alessandra Baldoni, Roberto Banfi Rossi, Sestilio Burattini, Carlo Carnevali, Bruno Ceccobelli, Mario Consiglio, Carlo Dell’Amico, Gianni Dessì, Stefano Di Stasio, Massimo Diosono, Danilo Fiorucci, Luigi Frappi, Giuseppe Gallo, Giuliano Giuman, Jacomo Hollingher, Koei Hota, Michail Koulakov Luca Leandri, Wilma Lok, Graziano Marini, Marco Mariucci, Rita Miranda, Gianni Moretti, Marco Nicolini, Franco Passalacqua, Paolo Pasticci, Daniele Paparelli, Lucilla Ragni, Alfredo Rapetti, Umberto Raponi, Nicola Renzi, Giuseppe Riccetti, Sofia Rocchetti, Jodi Sandford e Valter Gosti, Mery Tancredi, Luciano Tittarelli, Paolo Tramontana, Franco Troiani, Rossella Vasta Franco Venanti, Simona Weller, Antonella Zazzera.
Gli under 35, che concorreranno ai premi acquisto, molti sono studenti o diplomati dell’Accademia di Belle Arti di Perugia: Stefano Baldinelli, Natascia Becchetti, Cristiano Carotti, Tommaso Faraci, Jacopo Gregori, Simona Moretti, Gabriella Napolitano, Sara Sargentini, Gennj Trentini, Matteo Vinti.

Altre mostre: Palazzo Comunale – Sala del Consiglio “The Emerald City on Display” mostra fotografica di Ian Caruana. Palazzo Comunale – Sala della Giunta, mostra fotografica sull’attività istituzionale del Comitato di Corciano della C.R.I.

SEZIONE MUSICA
Vistuosismi ‘800 è il titolo del concerto di apertura del Festival la sera del 3 agosto in Piazza Coragino.
Nel secolo del romanticismo l’Opera lirica è stato indubbiamente il fenomeno musicale più importante, e non solo in Italia, ma questo non deve farci dimenticare l’abbagliante esplosione del virtuosismo strumentale che fu uno dei connotati più vistosi dell’epoca, e di cui il violino di Niccolò Paganini fu l’incarnazione.
Musica da intrattenimento, talvolta di nuova invenzione, ma più spesso con melodie riecheggianti motivi tratti dal repertorio operistico più popolare in cui predominano virtuosismo e buon gusto sempre cari ai frequentatori dei salotti. Ne sarà protagonista Corciano Festival Ensemble, formazione musicale nata nel 2007 per iniziativa di Andrea Franceschelli quale “complesso in residenza” e, anche, quale portatore della cultura musicale di Corciano nel mondo. Il gruppo è formato da brillanti strumentisti e consolidate professionalità perugine e umbre che svolgono la loro attività con le più affermate orchestre nazionali ed europee (Orchestra Regionale Toscana, Orchestra Mozart, Solisti Veneti, ecc.), accanto a docenti del Conservatorio perugino e a giovani promesse del concertismo italiano provenienti da prestigiose scuole musicali italiane ed europee.
Verrebbe quasi da dire 200 anni ma non li dimostra. Giuseppe Verdi, forse il più popolare tra i compositori italiani, nato nel 1813 a Roncole di Busseto nei pressi di Parma, fu la massima espressione musicale del melodramma italiano nel secolo in cui il nostro Paese si liberò dal giogo dello straniero riconoscendosi in un'identità nazionale della quale proprio la musica di Verdi fu espressione e colonna sonora.
Dopo i positivi riscontri del concerto della scorsa edizione dedicata ai Cori dalle Opere Verdiane quest’anno il Festival affronta un altro aspetto della produzione di Giuseppe Verdi, il Balletto.
Non se ne parla quanto si dovrebbe, ma la musica di Verdi ha fornito un contributo essenziale al balletto: sono cinque le opere del compositore emiliano che meritano di essere approfondire per comprendere quanto le sue note abbiano influito sulla evoluzione dell’arte coreografica, e proprio in questi melodrammi si possono apprezzare dei ballabili di pregevole fattura, ancora oggi molto graditi dal pubblico in tutto il mondo.
In palcoscenico, alla ex Colonia, il Corpo di Ballo del Liceo Musicale Coreutico “International Montessori School” e del Centro Danza di Perugia con le coreografie di Marzia Magi e Daniela Pascolini e con le musiche dal vivo della Corciano Festival Orchestra.
Giovedì 8 agosto Concerto dedicato alla musica etnica con l’Ensemble Micrologus e Raffaello Simeoni, (voce solista dell’Orchestra Popolare Italiano al Parco della Musica di Ambrogio Sparagna) in Saltarello all’Alhambra “una festa che invoglia il pubblico ad immergersi e abbandonarsi alle atmosfere delle più antiche tradizioni accanto a sonorità di visioni d’avanguardia” che comprende anche le musiche della colonna sonora del film Premio Oscar “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores e con la partecipazione della Corciano Festival Orchestra.
Musica jazz con Gabriele Mirabassi, lunedì 12 agosto presso il Teatro della Filarmonica. Considerato unanimemente uno dei più grandi clarinettisti al mondo, è stato per due volte top Jazz italiano (nel 1996 e nel 2008) e nel 2004 il suo disco “Graffiando vento”, realizzato con il chitarrista brasiliano Guinga, è stato “miglior disco di musica strumentale brasiliana dell’anno” in Brasile. Gabriele Mirabassi sarà accompagnato dalla Corciano Festival Orchestra in un programma di musiche del Maestro perugino e di altri autori che a lui hanno dedicato le loro opere. Questo 2013 vede anche la ricorrenza del 150° dell’organo Morettini posto nella Chiesa Parrocchiale di Corciano che celebreremo con tre concerti che vedranno protagonista il prezioso strumento in veste solistica con organista Adriano Falcioni, insieme al Coro di S. Maria Assunta di Corciano e ad alcuni strumentisti della Corciano Festival Orchestra sotto la direzione di Antonietta Battistoni e con l’organista Francesco Ragni, e il Quartetto di Ottoni della Corciano Festival Orchestra e con l’organista Alessandro Bianconi.
Ancora in tema di ricorrenze Corciano celebra I cinquecento anni della Pala dell’Assunta, 500 anni da quando Pietro Vannucci detto il Perugino realizzò L’Assunzione della Vergine nella Chiesa parrocchiale di Corciano. Per ricordare l’avvenimento abbiamo chiesto ad alcuni compositori di creare delle opere musicali ispirandosi all’Opera e al Personaggio con testi critico-letterari a cura di Antonio Carlo Ponti.
Musiche di Angelo Benedetti, Edgar Alandia, Raffaele Sargenti, Fabrizio De Rossi Re, Karen Gerardi, Fabrizio Volpi eseguite dal Corciano Festival Ensemble.
Il Festival si conclude domenica 18 agosto ancora in Piazza Coragino con il tradizionale concerto della Corciano Festival Orchestra con brani tratti dal grande repertorio storico per Orchestra di Fiati e dall’Archivio del Concorso Internazionale di Composizione per Banda di Corciano che quest’anno giunge alla 29^ Edizione.

SEZIONE “I SALOTTI DE L’UMBRIA DEL CUORE”
La Sezione offre un riconoscimento ad insigni personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno scelto l’Umbria come stabile residenza o come luogo ove rifugiarsi per lavorare, meditare, riposare. Una seconda terra natale che, al posto della prima, è stata scelta e, quindi, è più amata.
L’iniziativa vuol essere una ricognizione su questa “felice immigrazione” che riconferma l’Umbria come terra di serenità e di bellezza, dandole, all’esterno, notorietà e lustro, e, nel contempo, ne promuove l’attività culturale, artistica, scientifica e letteraria.
Tra le tante personalità premiate nelle passate edizioni ricordiamo: Antonio Lubrano, Gae Aulenti, Simona Marchini, Salvatore Sciarrino, Adriana Asti, Lindsey Kemp, Luca Ronconi, Angese, Andrea Pezzi, Ellen Stewart (La MaMa), Giuseppe Cerasa, Jacopo Fo, Ritanna Armeni, Dario Cassini, Mogol, Ernesto Galli della Loggia, Pupi Avati, Agela Hewitt, Gerardo Greco, Gianni Dessì, Peter Stein, Maddalena Crippa, Giuseppe Gallo, Beverly Pepper, Margherita Granbassi, Enzo Nucci, Vincenzo Cerami, Renato Brunetta, Stefano Di Stasio ed ancora Renzo Arbore, Filippa Lagerback, Folco Quilici, Mayes Rubeo.
Ospiti di quest’anno: il direttore artistico Spoleto Festival dei Due Mondi Giorgio Ferrara, intervistato dal direttore artistico del Todi Arte Festival Silvano Spada e dalla giornalista Annalia Sabelli Fioretti; Peppe Vessicchio musicista, arrangiatore e direttore d’orchestra, intervistato dai giornalisti Giovanni Dozzini e Leonardo Malà; il tenore e attore Gianluca Terranova intervistato dal giornalista, conduttore televisivo, autore di “All’Opera!” Antonio Lubrano; il calciatore campione del Mondo 2006 Marco Materazzi e Ilario Castagner ex allenatore, commentatore sportivo, entrambi intervistati dai giornalisti Roberto Sabatini e Riccardo Marioni.

Speciale evento: Perugia 2019, con la terra di San Francesco e l’Umbria.
Partecipano Lucio Argano (direttore organizzativo Perugia 2019), Arnaldo Colasanti (direttore artistico Perugia 2019), Antonio Lubrano, giornalista e conduttore televisivo ed altri illustri protagonisti umbri del mondo dello spettacolo.

SEZIONE TEATRO
Torna al Corciano Festival Farneto Teatro proponendo un ritorno in grande stile al teatro di piazza rinnovando con sguardo contemporaneo le suggestioni che hanno costituito la linea dorsale della lunga e affascinante collaborazione con Corciano. Il drammaturgo e regista Maurizio Schmidt presenta un progetto ideato in occasione del cinquecentesimo anniversario della Pala del Gonfalone di Corciano: FESTE TEATRALI PER PIETRO PERUGINO.
Due gli spettacoli che andranno in scena: “Mistero Buffo” di Dario Fo e “La Mandragola” di Niccolò Machiavelli, due spettacoli “popolari” per attori, quattro musici e proiezioni di dipinti del Perugino in piazza Coragino e lungo l’Acropoli di Corciano.
Le due produzioni propongono uno sguardo giocoso e carico di affetto verso il teatro dei tempi del Perugino.
Uno sguardo in libertà, da due punti di vista divergenti, senza pretese erudite, che possa restituire con i mezzi del teatro quell’incontro tra alto e basso, ascesi e carnalità, medioevo e rinascimento così intrinseco all’arte e alla biografia del grande pittore perugino. Un uomo capace di indicibile emozione religiosa pur avendo la ben nota fama di miscredente; e un pittore capace di sospendere nell’ascesi mistica corpi che per la verità sono assai terrestri.

“Mistero Buffo” giullarata itinerante per attori, musicisti e proiezioni di dipinti del Perugino. Certamente tra le opere che hanno maggiormente portato il proprio autore al Premio Nobel, il Mistero Buffo ha costituito uno dei più importanti progetti drammaturgici del 900: una imponente operazione di ricerca e libera riscrittura della teatralità dei giullari e dei buffoni medioevali.
Tra le sorgenti principali di questo capolavoro vi sono i laudari umbri dell’alto medioevo. Tra le molte giullarate che lo compongono, una parte consistente è quella che si riferisce alla vita di Cristo, ispirata ai vangeli apocrifi. Ovviamente il “buffo” si riferisce all’atteggiamento ironico e grottesco dei giullari, che nei misteri non si dedicavano certo a sbeffeggiare la religione, Dio e i Santi, ma al contrario, partendo da un atteggiamento di affetto nei loro confronti, “si occupavano di smascherare in chiave comica le manovre furbesche di coloro che, approfittando della religione e del sacro, si facevano gli affari propri” (D.Fo)
Sono queste le giullarate che verranno presentate, quelle che riguardano episodi evangelici e quei soggetti che hanno frequentemente ispirato anche mastro Pietro Vannucci.

“La Mandragola” una commedia da palco per maschere, musicisti e proiezioni di dipinti del Perugino.
“Perché la vita è brieve e molte son le pene, dietro alle nostre voglie andiam passando” è la battuta iniziale della Mandragola di Niccolò Machiavelli, una delle commedie che fondano il teatro moderno in lingua italiana. Famosissima già nella sua epoca, la sua data di scrittura (1518) è quasi coeva della pala del Perugino; il quale conosceva assai bene il contesto culturale fiorentino in cui essa era nata, il mondo in essa rappresentato e le corti in cui essa fu presentata. È quasi impensabile che non la conoscesse.
Va ricordato inoltre un fatto non secondario: che la Mandragola ha le sue sorgenti in una novella del Boccaccio; e del Boccaccio ricorrono quest’anno i 700 anni dalla nascita. Se quindi con il Mistero Buffo si compie un doveroso omaggio al premio nobel “umbro” Dario Fo, con la Mandragola si dedica una giusta attenzione ad uno dei padri della nostra lingua, alla sorgente del teatro moderno, a un autore cui le pietre di Corciano devono molto. Anche nella Mandragola, opera di svago di un personaggio così celebre da essere divenuto toponimo di una diabolica accortezza nello stare al mondo, alto e basso si scontrano violentemente.
La trama della Mandragola (il nome di un infuso magico di erbe dai poteri afrodisiaci) è quella classica giullaresca di una finta pozione magica usata per una truffa d’amore: c’è in essa un notabile impotente e ambizioso che, con la complicità di preti e suocere, viene beffato da un giovane cui offre stolidamente e volontariamente la propria moglie.
È una commedia esilarante per la presenza di tutti i caratteri che porteranno alle maschere della commedia dell’arte (servi, padroni, amorosi, sensali, dottori), ma nera e popolata da un’umanità sperduta che crede soltanto ai soldi e alle apparenze. La scanzonata rappresentazione che si propone è quella giullaresca di palcoscenico con musicisti dal vivo e proiezioni di dipinti di Pietro Vannucci, che in questo caso agiranno da contraltare rispetto al mondo ipocrita e falsamente religioso intorno al quale si muove la giostra della Mandragola; valga a giustificare questa suggestione il fatto che il famoso bozzetto di scenografia per la commedia che fu a lungo attribuito a Piero della Francesca rappresenta la prospettiva di una piazza con al centro una chiesa. Un caso unico nel teatro dell’epoca.

SEZIONE LETTERATURA E POESIA
Continua anche quest’anno la contaminazione tra musica e letteratura e poesia ad opera dei due curatori delle sezioni musica e letteratura Andrea Franceschelli e Atono Carlo Ponti. Il Teatro della Filarmonica ospita la serata “Per i cinquecento anni della Pala del Perugino”, compositori d’oggi scrivono ispirandosi all’Opera e al Personaggio con testi critico-letterari sul Perugino a cura di Carlo A. Ponti. Musiche di Angelo Benedetti, Edgar Alandia, Raffaele Sargenti, Fabrizio De Rossi Re, Karen Gerardi, Fabrizio Volpi, con il Corciano Festival Ensemble; il Complesso monumentale di Sant’Agostino sarà il palco di “Quintetto d’Europa”. La grande poesia che ha costruito il Continente: Giovanni Pascoli: Italy, Paul Valéry: Il cimitero marino, Thomas, Stearns Eliot: La terra desolata, Rainer Maria Rilke: Seconda e legia udinese, Federico Garcia Lorca: Lamento per Ignazio Sànchez Mejìas. Progetto ideato e curato da Antonio Carlo Ponti e Andrea Franceschelli. Con Francesco Bolo Rossini voce recitante, commenti e interventi musicali del Quintetto Corciano Festival Ensemble, proiezione di immagini a cura di Daniele Paparelli.

Torna anche per l’edizione 2013 lo Scaffale Umbro, la presentazione di libri di autori umbri a cura di Antonio Carlo Ponti. I libri presentati quest’anno al Chiostro del Palazzo Comunale di Corciano:
“Oniricos. Il pianeta dei fiori azzurri” di Giuseppe Moscati, con Mario Martini Università di Perugia; “La vecchia sull’albero” racconti di Adriano Serafini, “La Valnerina com’era. I paesi, la gente” saggio di Angelo Aramini, con gli autori e l’editore Marcello Cingolani; “Viaggio in Umbria” saggio di Averardo Montesperelli testimonianze di Francesca e Paolo Montesperelli; “Quasi Re. Le vicende di Fortebraccio capitano di ventura” romanzo di Marco Rufini, conversazione con l’autore; “Punto Smirne” poesie di Brunella Bruschi, “Frammenti” poesie di Carlo Mosca, “Poeti di Perugia” saggi di Walter Cremonte, con Michelangelo Pascale, Gianluca Prosperi, Anna Maria Trepaoli.

SEZIONE “RIEVOCAZIONI STORICHE: CORCIANO TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO”
Il festival come ogni anno propone alcune manifestazioni in costume del ‘400 che, oltre ad un valore folkloristico, hanno lo scopo di ripresentare la vita di un castello medievale e di alcune sue manifestazioni religiose.

13 agosto: Serenate dei Menestrelli
Come di consueto nel mondo medievale, le grandi solennità non si limitavano al solo giorno di festa, ma si estendevano anche ai giorni immediatamente precedenti, mescolando sacro e profano.
Aprono le giornate medievali le “Serenate dei Menestrelli” che si svolgono dopo i vespri dell'antivigilia della festa dell'Assunta. È questa una serata interamente dedicata all'amore animata dal gruppo di musica medievale “I menestrelli di Corciano”, composto da amatori e coordinato dal flautista Giovanni Brugnami.
Il gruppo, nato nel 1976, grazie al lavoro di ricerca documentaria ed esecutiva, utilizzando fedeli ricostruzioni di strumenti, in questa romantica serata, propone il tipico repertorio musicale della festa dell’amore. Attraverso le strade, le viuzze e le piazze del castello, al lume di fiaccole, itinerando di balcone in balcone i giovani cavalieri offrono dolci serenate alle amate donzelle. Scene di festa, giochi pirotecnici e danze, con la partecipazione del gruppo ATMO*, fanno da contorno alle richieste d'amore. La magica serata si conclude con coreografie d'epoca e il classico beverino di vin santo e dolci tipici.

14 agosto: Processione del lume
La seconda giornata di festa trova il suo riscontro nello Statuto medievale della Comunità di Corciano il quale stabiliva che: “Li priori che saranno nel mese di agosto sieno tenuti et obligati, nella festa di mezzo agosto, a fare un cero per la chiesa di Santa Maria Assunta”. Al calare della notte che precede la solennità della Madonna di mezz'agosto, il banditore, i magistrati, i collegi delle arti e dei mestieri con i priori e le proprie insegne, il clero e il popolo sfilano al lume di torce e di lanterne e con il grande cero che, recato in processione dai valletti del Comune, è offerto dalle magistrature alle chiesa madre.
Durante la “Processione del lume”, scandita dal suono dei tamburi, presso le immagini sacre della Mater Dei illuminate da grandi bracieri, sono intonate laudi medievali ed antiche preghiere dal gruppo dei laudesi di Corciano, diretti dal M° Antonietta Battistoni. Partecipa da molti anni alla serata di festa, la confraternita della Madonna del Buon Consiglio di Città di Castello, che si reca a Corciano per la comune devozione nei confronti della Madonna Assunta in Cielo.
Quest’anno la notte medievale, invece che la notte della “grande vigilia”, si svolgerà il 17 vigilia della chiusura della manifestazione.

15 agosto: Corteo storico del Gonfalone.
Il “Corteo storico del Gonfalone” nasce in ricordo di un'antica processione religiosa che si svolgeva a Corciano, fin dal XVI secolo, ogni 15 di agosto. Questo giorno, dedicato all'Assunzione in cielo di Maria, patrona dell’omonima parrocchia è, quindi, la festa principale della comunità.
Nel 1969, l'allora pastore don Franco Pulcinelli ebbe l'idea di trasformare la processione religiosa in corteo storico tardo-quattrocentesco. Da quell'anno ininterrottamente viene rievocato con solennità e devozione da tutta la cittadinanza. In questa occasione Corciano, conducendo per le vie del castello una copia del celebre Gonfalone del pittore perugino Benedetto Bonfigli raffigurante la Madonna della Misericordia, chiede alla madre di Dio che la città e il suo popolo vengano posti sotto il suo manto e, mediante l’intercessione dei santi protettori, preservi il castello e gli abitanti di Corciano dall’ira divina.
Anche questa iniziativa deriva dalla tradizione popolare di portare in processione il Gonfalone della città in particolari occasioni e per dimostrare riconoscenza, fede e per impetrare la protezione divina.
Il 15 agosto oltre 200 figuranti sfilano dal convento di Sant’Agostino alla Piazza Coragino portando in processione solenne la riproduzione del Gonfalone.Tutta la comunità partecipa a questa processione che ogni anno, dal 1969, viene riproposta con sempre migliori costumi ed arredi e che, come le altre iniziative storiche, mantiene viva la tradizione.

15 – 16 – 17 – 18 AGOSTO: A SPASSO NEL MEDIOEVO
Il magico e naturale scenario dell'antico castello di Corciano è impreziosito da bandiere e stendardi che sventolando colorano balconi e finestre. In questi giorni ricercati menù, un servizio in costumi storici e un tripudio di fiaccole caratterizzano le cene nella già di per sé suggestiva “Taverna del Duca”.
Rendono omaggio alla Madonna di mezz'agosto gruppi di figuranti provenienti da molte parti d'Italia accampati fuori le mura, presso Porta Santa Maria.
Durante le giornate medievali si allestisce un grande campo dove artigiani, cavalieri, armigeri con al seguito le proprie famiglie e la servitù offrono scorci di vita quotidiana come il lavoro, la cucina, giochi d'arme, l’addestramento e la vestizione di un cavaliere. Nei pomeriggi del 16 e 17, i gruppi forestieri si sfidano alle armi nel “Palio dell'Assunta”; i festeggiamenti continueranno con la notte bianca del 17 e Corciano si animerà anche con l’aiuto del gruppo ATMO di spettacoli musicali giochi pirotecnici, trampolieri, mangiafuochi in uno spettacolo incalzante e coinvolgente.

Anche quest’anno va in scena, nell’ambito del Corciano Festival, lo spettacolo culinario della Taverna del Duca, sempre fedele e rispettoso della tradizione, della qualità e della cura che dal 1977 lo caratterizza.
Nella lista delle vivande, quotidianamente, verranno inserite preparazioni tradizionali secondo le ricette gelosamente custodite dalle valenti cuoche corcianesi.
Le giornate delle rievocazioni storiche vedranno il menù arricchirsi di piatti medioevali e rinascimentali.

Un ringraziamento alla Soprintendenza BSAE Beni Storici, Artistici e Etno Antropologici dell’Umbria, all’Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, alla Fondazione per l’istruzione Agraria, alla Fondazione Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, all’Archivio di Stato di Perugia, al F.E.C. Fondo Edifici di Culto Ministero dell’Interno ed alla Banca di Mantignana di Perugia.

La manifestazione è patrocinata da: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Camera di Commercio Perugia

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