L'ascesa di TerniResearch, (che ha in questi giorni presentato il progetto industriale TerniGreen a Milano) che ha dato vita, con l'ASM di Terni, alla GreenAsm (scoietà al 50%), ha suscitato il risentimento di alcuni politici dell'opposizione di Orvieto. Il business dei rifiuti fa gola a molti e la prospettiva di perdere un ingente introito economico non è andata giù ai consiglieri orvietani Conticelli e Scopetti che in data 10 Ottobre avevano pubblicato una lettera aperta in cui si legge: “Se Terni ha deciso di saccheggiare nuovamente il sistema orvietano dei rifiuti, è bene a questo punto che cominci a pensare ad individuare una discarica sul proprio territorio: noi non vogliamo divenire il “butto” ora delle inefficienze ternane, ora delle emergenze perugine”. La questione riguarda la discarica orvietana Le Crete, gestita dalla SAO, alla quale era stato affidato la gestione della discarica dei rifiuti di tutta l'area ATI n°4 (Ambiti Territoriali Integrati), quella a cui appartengono anche i comuni di Terni per intenderci. In seguito alla chiusura del termovalorizzatore di Terni e all'inaspettato aumento dei volumi di rifiuti da smaltire, la discarica si è riempita prima dei tempi previsti, inducendo la SAO a progettare il 3° calanco, da cui avrebbe tratto grandi benefici economici. Grazie a GreenAsm, che vedrà l'impiego di un biodigestore in grado di trattare la frazione organica dei rifiuti urbani solidi per il riciclo di materia e la produzione di energia, l'ASM di Terni ha visto cambiare lo scenario delle possibilità di ridurre le quantità di rifiuti destinati ad Orvieto, grazie al quale ci sarebbe un netto abbattimento dei costi attuali di smistamento e una potenziale diminuzione della tassa sui rifiuti per i cittadini ternani. Si attende ancora la replica dei vertici dell'ASM di Terni.
TUTTI VOGLIONO I RIFIUTI. POLEMICA TRA ASM DI TERNI E ORVIETO
Sab, 16/10/2010 - 15:23