Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Partito Democratico), nel question time del Consiglio regionale di ieri (lunedì 17 ottobre), è tornato a parlare dell‘uso improprio dell’immagine dei Ceri e ha chiesto di conoscere “quali iniziative l’Esecutivo intende intraprendere per tutelare l’istituzione regionale, i suoi rappresentanti ed, appunto, i relativi simboli”. L’atto ispettivo, ha sottolineato Smacchi, “è conseguente all’uso recente dello stemma sui social network, dove sono comparse immagini riconducibili ad aziende, associazioni e movimenti politici raffiguranti il logo della Regione Umbria con il chiaro intento di denigrare l’Istituzione regionale”.
Il patrocinio e l’autorizzazione all’utilizzo del logo della Regione rappresentano un riconoscimento morale che viene concesso a manifestazioni e iniziative ritenute meritevoli di apprezzamento per le finalità che esse si prefiggono e che la loro concessione non comporta comunque benefici finanziari di alcun genere a favore del soggetto richiedente. L’autorizzazione all’utilizzo del logo istituzionale della Regione è rilasciata dalle competenti strutture amministrative della Giunta regionale e dell’Assemblea legislativa a seguito di richieste scritte
Nella risposta la presidente Catiuscia Marini ha detto di “condividere le considerazioni, le perplessità e anche la posizione netta di contrarietà espressa dal consigliere Smacchi. Almeno due delle tre campagne hanno trovato scuse pubbliche e sono state revocate”.
La Regione può tutelare il logo regionale nella sua interezza, che prende nella sua grafica a simbolo i ceri con dicitura ‘Regione Umbria’. Abbiamo una disciplina attenta su come si dà il patrocinio e il logo, che prevede le modalità con cui esercitare diffide o richieste di risarcimento per l’immagine dell’ente. Questo quando viene utilizzato il logo nella sua interezza. Distinta è la disciplina di tutela dei Ceri in quanto tradizione storica e simbolo di una comunità. La tutela dei Ceri deve trovare apposita disciplina negli enti titolari dei Ceri stessi. Nei casi rappresentati nell’interrogazione siamo in presenza di un uso del simbolo e non del logo. Altra cosa sono le distinzioni di carattere politico a tutela dei Ceri in quanto parte della storia integrante di Gubbio e della comunità regionale. Quindi credo che anche l’Università dei Muratori si ponga il tema di azioni di protezione dei Ceri in quanto simbolo e carattere distintivo della comunità eugubina. Se chi è titolare dei Ceri decide di intraprendere un’azione noi potremmo supportarla e affiancarla costituendoci in giudizio anche come comunità regionale
Nella sua replica Smacchi ha ricordato che “a Gubbio si sta cercando di trovare una soluzione perché manca un vero e proprio ente per la tutela della Festa dei Ceri. Nello specifico, in un’immagine come quella della campagna del Movimento 5 Stelle è chiaro l’utilizzo dello stemma regionale. Mentre posso capire gli intenti commerciali e di promozione di alcune società o associazioni, in un movimento politico la cosa è ancora più grave; c’è quindi un intento quasi premeditato. Dal capogruppo Liberati mi è stato detto che questa campagna è stata ritirata. Diamoci una mano perché questo stemma possa essere tutelato al meglio”.