Dopo il buon andamento del primo semestre (+5,3% presenze), la seconda parte dell’anno ha risentito delle ripercussioni degli eventi sismici. I dati indicano una flessione su base annua del 6,7% delle presenze
Dopo il buon andamento dei flussi turistici registrati a Todi nel primo semestre 2016, che hanno fatto rilevare un aumento del 5,37% nelle presenze rispetto allo stesso periodo del 2015, l’andamento nella seconda parte dell’anno ha risentito inevitabilmente degli effetti prodotti dal sisma del 24 agosto 2016 e quello successivo del 30 ottobre che hanno riguardato il Centro Italia ed alcune aree dell’Umbria.
I dati comunicati dagli operatori del territorio all’Ufficio Turistico comunale relativi al periodo gennaio-dicembre 2016 indicano una flessione del 6,7% delle presenze rispetto allo stesso intervallo di tempo del 2015. In termini assoluti, dall’1 gennaio al 31 dicembre 2016, le presenze sono state 139.189 rispetto alle 149.305 dello stesso periodo del 2015.
I dati di Todi indicano che anche le aree dell’Umbria non toccate dai ripetuti eventi sismici hanno evidentemente risentito degli effetti sul comparto turistico, che hanno interessato anche le città non comprese nell’area del cratere.
In quest’ottica, è sicuramente positiva la proposta lanciata recentemente dalla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini attraverso un noto quotidiano economico nazionale sull’ipotesi di un contributo legato al “danno indiretto” causato dal sisma alle attività produttive, dentro e soprattutto fuori dal cratere. Un contributo che in Umbria è assolutamente vitale per il settore turistico-ricettivo.
Per contrastare la sofferenza del sistema turistico regionale, la Regione Umbria ha inoltre avviato una campagna di comunicazione per fare chiarezza sulle reali condizioni dell’Umbria che sarà potenziata anche con nuovi testimonial.
In questo senso, l’Amministrazione comunale sta lavorando all’organizzazione di una iniziativa con la Regione Umbria per discutere di provvedimenti utili al superamento del particolare momento vissuto dopo gli eventi sismici.