Prenderanno il via a breve i lavori di allestimento del Museo espositivo del Cimitero Monumentale di Monterone, che sarà realizzato proprio all’ingresso dello stesso cimitero, più precisamente nei due rami del portico, con sale di approfondimento e studio al secondo piano della palazzina di sinistra.
“L’Italia è in ritardo nell’ambito del turismo cimiteriale –ha precisato l’assessore Dramane Wagué in apertura della presentazione che si è tenuta questa mattina a Palazzo dei Priori- mentre altri paesi europei, come la Francia, sono ben più avanti. Noi vogliamo porci come esempio a livello nazionale.”
Il Museo vuole essere un invito alla visita del cimitero, anticipando in qualche modo e illustrando nel dettaglio quello che poi il visitatore potrà vedere realmente al suo interno, con una maggiore consapevolezza del valore artistico dei manufatti e della storia del luogo. “Consapevoli del valore estetico, artistico e spirituale del Cimitero Monumentale cittadino –ha proseguito Wagué- ci siamo posti l’obiettivo di dare al visitatore –cittadino o turista- un’idea precisa di quel valore, con una tipologia di visita che va ad incrementare l’offerta culturale di Perugia.”
Nel portico d’ingresso il visitatore troverà pannellature esplicative e selezionati reperti cimiteriali esposti. Il percorso si svilupperà, quindi, all’interno della palazzina posta a sinistra dell’ingresso principale, lungo sei stanze contigue al secondo piano, dove saranno esposti foto, documenti (originali o riprodotti), reperti.
Anche nei pianerottoli che portano al secondo piano saranno esposti reperti del museo.
“Il progetto –è stato spiegato ancora nel corso della conferenza stampa- si articola in un itinerario circolare, che si concretizza anche nella completa eliminazione delle porte per facilitare la percezione continuativa dei beni esposti e da un binario illuminotecnico che attraversa le cinque sale maggiori (esclusa la quarta stanza)“.
Per la realizzazione del percorso museale era stata avviata, già nel 2015, una lunga fase di ricerca presso gli archivi di Stato, la Soprintendenza, l’Accademia di Belle Arti, svolta dagli uffici comunali. Era stata anche nominata una commissione di esperti nel 2016 –composta dal Prof. Franco Ivan Nucciarelli, Gemma Zaganelli, il Prof. Alberto Sartore, gli architetti Fabrizio Mosci e Luigi Fressoia con il compito di indirizzare le ulteriori fasi di ricerca e di proposta.
“Fino a non molto tempo fa –ha spiegato lo stesso Prof. Nucciarelli- si riteneva che l’Ottocento fosse un “secolo scemo”, come è stato definito, con un abbassamento della norma estetica rispetto ai secoli precedenti. Per fortuna, di recente, è stato invece rivalutato e a Perugia abbiamo numerose testimonianze di quanto possa essere stata raffinata l’arte di quel periodo. Il progetto del museo cimiteriale –ha concluso- è un modo anche per recuperare la dimensione sociale dell’arte.”
Tra gli obiettivi del Museo anche quello di incrementare l’offerta di itinerari turistici in quell’area della città, dove –a pochi passi dal cimitero, dall’altra parte della strada, si trova l’antico complesso di San Bevignate, testimonianza templare di primaria importanza in Italia, già parte della Strada Europea dei Templari.
“Sarà anche possibile –è stato annunciato- proprio grazie alla catalogazione dei documenti amministrativi cimiteriale effettuata per l’occasione, che i cittadini o quanti siano interessati possano fare delle ricerche per motivi di studio o per ricostruire la propria storia familiare.”
L’importo complessivo dei lavori di allestimento è previsto in poco più di 23.500 euro.