Truffa del finto incidente, in 2 fermati dopo inseguimento sulla Flaminia | Aggiornamenti

Truffa del finto incidente, in 2 fermati dopo inseguimento sulla Flaminia | Aggiornamenti

Sara Fratepietro

Truffa del finto incidente, in 2 fermati dopo inseguimento sulla Flaminia | Aggiornamenti

Gio, 13/04/2023 - 23:53

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Truffa sventata da un agente della polizia penitenziaria fuori servizio, che poi ha inseguito i due insieme alla polizia. Sarebbero gli autori di almeno altri 2 casi

“Signora, suo figlio ha avuto un incidente e rischia di passare dei guai, sono un avvocato suo amico, servono subito 4mila euro da portare al Tribunale a Perugia per aiutarlo”. E’ l’ennesima truffa – accaduta giovedì mattina a Spoleto – del “finto incidente”, che da tempo ormai miete vittime tra le persone più anziane, ma che questa volta è stata sventata grazie ad un assistente capo coordinatore della polizia penitenziaria.

In due, infatti, – entrambi campani – sono stati fermati in flagranza dopo un inseguimento avvenuto prima lungo la provinciale per Campello e poi lungo la Flaminia a quattro corsie, che ha visto in campo il poliziotto penitenziario fuori servizio, gli agenti del commissariato di polizia di Spoleto ed i carabinieri della locale Compagnia.

La truffa a Beroide

Tutto è iniziato nella frazione di Beroide, dove vive una donna 74enne presa di mira dai due truffatori. La signora, infatti, a metà mattinata ha ricevuto la telefonata di un uomo che si è qualificato quale avvocato amico di suo figlio. Ha raccontato che quest’ultimo aveva avuto un incidente e che aveva bisogno di denaro contante – 4mila euro la richiesta – da portare in Tribunale a Perugia perché altrimenti rischiava di passare dei guai. La spoletina, però, non ci è cascata, ma sul momento è stata al gioco. Proprio in quel momento è rincasato uno dei suoi figli, poliziotto penitenziario: la madre gli ha intimato a gesti di far silenzio ed ha messo il telefono di casa in vivavoce, per fargli ascoltare la conversazione. L’uomo, a quel punto, suggerendo alla mamma di reggere il gioco il più a lungo possibile, ha chiamato il numero unico di emergenza 112, con la polizia che ha attivato una pattuglia per raggiungere Beroide il prima possibile ed incastrare così i truffatori.

Nel frattempo, l’agente fuori servizio ha visto da dietro le finestre avvicinarsi un uomo a piedi, a cui la madre avrebbe dovuto consegnare i soldi contanti che aveva in casa. Proprio mentre lei usciva, però, sono spuntate altre persone nel paese: una vicina ed un altro figlio della donna. A quel punto il truffatore ha deciso di allontanarsi, salendo a bordo di un’auto in cui l’aspettava un complice e dandosi alla fuga.

L’inseguimento in superstrada

L’assistente capo coordinatore di polizia penitenziaria fuori servizio è allora salito nella sua macchina e si è messo all’inseguimento dei due, segnalando l’auto alla pattuglia della polizia che arrivava sul posto proprio in quegli istanti. La vettura dei due presunti truffatori si è diretta prima lungo la provinciale verso Campello, poi ha imboccato la Flaminia a quattro corsie. All’altezza di un distributore di benzina, mentre sopraggiungevano anche altri mezzi di polizia e carabinieri, l’auto con i due – una Jeep di colore chiaro – è stata finalmente bloccata ed i due uomini fermati. Si tratta di due italiani, due campani di 43 e 35 anni: uno avrebbe diversi precedenti penali, anche specifici, l’altro sarebbe incensurato. Nella giornata di venerdì al tribunale di Spoleto si dovrebbe tenere l’udienza per direttissima.

Uno dei due, tra l’altro, sarebbe stato riconosciuto da un’altra spoletina oggetto di una truffa analoga due settimane fa, a San Giacomo. I malfattori – simulando un incidente occorso al marito – le avrebbero portato via gioielli per circa 6mila euro, facendole addirittura togliere gli orecchini d’oro che indossava.

E la stessa auto sarebbe stata segnalata nell’ambito di un’altra truffa avvenuta pochi giorni fa fuori regione, nel Viterbese. In quel caso avrebbero portato via preziosi per quasi 5mila euro.

Un altro episodio simile, invece, ma sventato grazie alla presenza in casa della nuora di un’altra spoletina, era stato segnalato qualche giorno fa a Bazzano. Anche in quel caso potrebbero essere stati gli stessi uomini ad agire, ma soltanto le indagini in corso potranno chiarirlo. Di sicuro i due furfanti sono stati assicurati alla giustizia grazie alla pronta azione delle forze dell’ordine.

Il plauso della Fns Cisl all’agente della penitenziaria

Sull’episodio venerdì mattina si registra una nota della Fns Cisl, che riportiamo di seguito.

Appresa la notizia da un articolo pubblicato da Tuttoggi.info del 13 aprile 2023, non tardano ad arrivare i complimenti della Fns Cisl Umbria (Federazione Nazionale Sicurezza) sulla prontezza di spirito e il senso del dovere al servizio della collettività dell’assistente capo coordinatore della polizia penitenziaria. “Il suo fattivo contributo per sventare una truffa di un finto incidente nella frazione spoletina di Beroide – ha commentato Riccardo Laureti, segretario regionale Fns Cisl Umbria – è stato fondamentale. Collaborando con le altre forze dell’ordine ha contribuito alla riuscita di un’operazione che, nella giornata di ieri (13 aprile 2023), ha permesso di fermare due persone dopo un inseguimento prima lungo la provinciale per Campello e poi sulla Flaminia. Dobbiamo ricordare agli anziani e soprattutto a chi vive da solo – ha concluso –, qualora siano raggiunte da visite o telefonate inaspettate e sospette, di stare attente e di verificare sempre anche attraverso l’ausilio delle forze dell’ordine”.

(ultimo aggiornamento alle ore 11.50)
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