Domenico Pelagatti, imprenditore edile di 50 anni di Bastia Umbra, è stato trovato morto ieri sera nelle campagne di Assisi in località Ponterosso. Il modo “innaturale” in cui il corpo è stato rinvenuto, a faccia in giù e per metà inserito in un tombino, ha aperto diverse ipotesi sulle modalità del decesso. Un quadro ancora da chiarire che non lascia escludere nessuna ipotesi tra le cause accidentali (che il 50enne sia scivolato proprio in quel punto andando a conficcarsi in quel pertugio) e quelle violente. Molto dirà l’autopsia che il medico legale Gualtiero Gualtieri potrebbe eseguire già nella giornata di domani una volta ricevuto il mandato dal magistrato Valentina Manuali.
La prima ispezione del cadavere eseguita nella serata di ieri, in condizioni di scarsa visibilità (era buio, in una zona particolarmente fangosa) non avrebbe evidenziato la presenza di segni di lesioni. Un elemento significativo per escludere atti di violenza. Ma come detto, questa pista non potrà essere scartata fino all’esame completo del corpo e dei successivi istologici. Dunque fin dalle primissime ore i conoscenti e i familiari della vittima sono stati ascoltati per tentare di ricostruire le ultime attività e le ultime ore di vita dell’imprenditore.
Omicidio o tragica fatalità? E’ questo il primo nodo da sciogliere per gli inquirenti che dovranno capire se la tragica fine del 50enne sia compatibile con l’ipotesi che ad esempio durante la camminata qualcosa possa essergli scivolato dalle mani andando a cadere proprio nel tombino e che l’uomo si sia sporto per recuperarla fino ad addentrarsi nello spazio di un quadrato dal lato di 40 cm per poi non riuscire ad uscirne rimanendo dunque vittima del fondale coperto d’acqua e melma. E’ per questo che il tombino è stato nuovamente ispezionato alla luce del giorno.
Se venissero escluse le cause accidentali allora si spalancherebbe lo scenario più cupo, quello di una morte violenta per mano di qualcuno che potrebbe aver poi aver collocato il corpo nel pertugio forzandolo. Per questo sono al vaglio tutti gli ultimi contatti della vittima come sempre avviene in queste circostanze.
Intanto questa mattina un nuovo sopralluogo sul posto da parte dei carabinieri di Assisi guidati dal maggiore Marco Vetrulli e quelli del reparto operativo con l’ausilio di esperti della scientifica si è concentrato sia sulle prossimità del luogo del rinvenimento sia sull’auto della vittima. Quella con cui Pelegatti ha raggiunto il percorso verde dove era andato per una passeggiata con il suo cane. Proprio il fedele animale è tornato, solo, a casa allertando così i familiari nella serata di ieri. A quel punto sono scattate le ricerche e durante una battuta eseguita dalle forze dell’ordine (carabinieri, municipale, vigili del fuoco e volontari e familiari) un conoscente ha segnalato la presenza del corpo nel tombino.
Assisi, uomo trovato morto in un campo indagini a tappeto