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Trofeo ‘Luigi Fagioli’, trionfa il sardo Omar Magliona | Tutti i vincitori di categoria

Redazione

Trofeo ‘Luigi Fagioli’, trionfa il sardo Omar Magliona | Tutti i vincitori di categoria

Il pilota della Norma M20 Fc Zytek vince per la prima volta l'assoluta a Gubbio e ritorna in testa al Civm | Sul podio anche Scola (2°) e Cubeda (3°) su Osella, Bonucci il più veloce fra le auto storiche
Lun, 20/08/2018 - 09:51

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Omar Magliona sulla Norma M20 Fc Zytek ha impresso il primo sigillo personale assoluto a Gubbio, aggiudicandosi il 53° Trofeo Luigi Fagioli davanti alle Osella di Domenico Scola e Domenico Cubeda. L’ottavo round del Campionato Italiano Velocità Montagna, organizzato in Umbria dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche (CECA), ha vissuto ieri (domenica 19 agosto) una giornata ricca di sfide ravvicinate al limite, colpi di scena e spettacolo in una città baciata dal sole e affollata da ben 264 partenti, ospiti di lusso e il pubblico delle grandi occasioni che ha assiepato le tribune naturali dei 4150 metri del percorso di gara fino al valico di Madonna della Cima.

Magliona ha centrato un successo ad alto contenuto tecnico e sportivo, sfiorando anche il record del tracciato, rimasto a un decimo, e lottando strenuamente con gli altri protagonisti di vertice. Il pilota sardo della CST Sport ha vinto entrambe le salite di gara, fatto che gli consente di tornare in testa proprio al Campionato Italiano con il tempo totale di 3’07”43 (gara 1: 1’33”79; gara 2: 1’33”64): “Tenevo molto a questa gara – ha detto al traguardo Magliona -, non solo per la mia prima vittoria qui e la rincorsa al titolo tricolore, ma anche perché volevo fare qualcosa di grande per una persona e un pilota come Mauro Rampini, che ho portato nel cuore nella realizzazione di questo successo, che dedico fortemente a mia figlia, perché nel 2008, proprio mentre lei nasceva, io ero qui a correre”.

Il Trofeo Mauro Rampini, dedicato dal CECA al personaggio eugubino scomparso di recente e riservato al primo pilota umbro al traguardo, è andato al tuderte Alessandro Alcidi, classificatosi 16° assoluto sull’Osella Pa21JrB, mentre uno sfortunato Michele Fattorini, che in gara 1 aveva centrato il secondo posto a soli 6 decimi da Magliona, in gara 2 è stato costretto al ritiro per noie al cambio. Il driver orvietano non ha così potuto lottare fino all’ultimo per le posizioni da podio, completato sul secondo gradino da Scola con l’Osella Pa2000 Honda (il calabrese aveva vinto a Gubbio nel 2016 e 2017), e dal siciliano Cubeda, terzo sulla Fa30 Zytek (dopo il secondo posto del 2017) e vincitore del gruppo delle monoposto E2SS.

Nei prototipi CN il capoclassifica Cosimo Rea, ottavo assoluto, si è preso le luci della ribalta con la Ligier Js51 Honda, mentre il pilota e noto attore Ettore Bassi, al rientro nell’Italiano Montagna, è riuscito a concludere conquistando la top-5 sulla Osella Pa21 Evo. Tra le silhouette di gruppo E2SH il campione in carica Manuel Dondi ha ritrovato la verve perduta in prova imponendosi al volante della Fiat X1/9 Alfa Romeo in una bella sfida che ha coinvolto anche il lucano Carmine Tancredi (Bmw 320 Cosworth), che ha vinto gara 2, e l’Alfa Picchio 4C di Alessandro Gabrielli. Come aveva fatto presagire il sabato di prove, è stato tutto in bilico fino all’ultimo nel gruppo GT, conquistato per soli due decimi dal romano Marco Iacoangeli, che sulla Bmw Z4 ha avuto la meglio nell’importante duello in chiave tricolore con il foggiano Lucio Peruggini (Ferrari 458).

Quanto mai in bilico anche il gruppo E1, che ha premiato Luigi Sambuco e l’Alfa Romeo 155 dopo un clamoroso ex aequo in gara 1 con l’orvietano Daniele Pelorosso (Renault Clio Proto), poi costretto a fermarsi nella seconda salita, mentre un pimpante Andrea Palazzo si è preso la seconda piazza sulla Peugeot 308 Racing Cup. Tutti su Mitsubishi Lancer, l’altoatesino Rudi Bicciato ha dominato il gruppo A, mentre in gruppo N due salite quasi in fotocopia hanno consegnato un prezioso successo in ottica tricolore ad Antonino Migliuolo.

Ricco di colpi di scena il gruppo RS Plus: nel “derby” tra Mini Cooper il rientrante campione in carica Francesco Savoia ha vinto in rimonta sul capoclassifica Gianni Loffredo, mentre l’eugubino Paolo Biccheri è salito sul podio risultando anche il migliore fra le aspirate della categoria sulla Renault Clio Cup. Pronostici rispettati in Racing Start, dove in RS Turbo il duello di vertice tra Mini si è risolto a favore del campione in carica Antonio Scappa. Tra le RS aspirate il calabrese Claudio Gullo ha piazzato un successo pesante per la classifica tricolore confermandosi leader sulla Honda Civic, mentre il braccio di ferro ravvicinato tra le Fiat 500 del gruppo Bicilindriche è stato vinto da Domenico Morabito, che ha preceduto il campione in carica Angelo Mercuri.

Nella gara nazionale riservata alle auto storiche, con 44 affascinanti esemplari al via, dopo la “pole position” in prova sabato, Uberto Bonucci ha imposto il proprio ritmo sull’Osella Pa9/90 Bmw, con la quale ha piazzato l’11° successo personale nella classica eugubina con il tempo totale di 3’35”14, impreziosito dal nuovo limite delle storiche (1’46”75 in gara 2). In un terzetto di vertice tutto toscano, hanno concluso alle sue spalle Piero Lottini su Osella gemella e il fratello di Uberto, Andrea Bonucci, terzo con la Olmas Sn motorizzata Alfa Romeo.

Al termine della manifestazione, le premiazioni, alla presenza anche delle autorità del Comune di Gubbio, si sono svolte per la prima volta nella sala congressi della casa famiglia Santa Lucia, dove con un trofeo speciale realizzato dallo scultore e fotografo bolognese Giuseppe Moretti è stata consegnato a Ettore Bassi per lo stretto legame che il pilota e attore ha con Gubbio sia sportivamente sia professionalmente. Nell’ambito del 53° Trofeo Fagioli, sabato e domenica hanno sfilato anche le GT iscritte al Tributo Ferrari e venerdì sera è stato assegnato il ‘Memorial Barbetti’ a Pino D’Agostino, capo motorista della Ferrari F1 all’epoca di Michael Schumacher, e nel medesimo contesto del ‘Park Hotel Ai Cappuccini’ è stato presentato il FIA Hill Climb Masters 2018, grazie alla presenza di una delegazione della Federazione Internazionale dell’Automobile.

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