Anche il primo cittadino di Trevi, Bernardino Sperandio, ha aderito al manifesto dei sindaci per la legalità e contro il gioco d'azzardo. Il documento promosso da Terre di Mezzo e Legautonomie è stato illustrato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale dal vice sindaco Stefania Moccoli ed ha visto l’adesione unanime della massima assise cittadina.
Secondo comune umbro – 'Trevi è il secondo comune umbro ad aderire nell’intento di mettere in atto azioni utili al contrasto e contenimento del fenomeno, sensibilizzando la cittadinanza sul rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo e promuovendo iniziative educative in collaborazione con la scuola' ha spiegato il sindaco di Trevi.
Chiesa nuova legge – Con questa adesione l’amministrazione comunale trevana si unisce agli oltre cinquanta comuni italiani nel chiedere un nuova legge quadro nazionale, fondata sulla riduzione dell'offerta, il contenimento dell'accesso e un'adeguata attività di prevenzione cui affiancare leggi regionali per disciplinare la cura dei giocatori patologici, prevenire i rischi del gioco d'azzardo, sostenere le azioni degli enti locali.
Più potere ai sindaci – Infine, conclude Sperandio occorre modificare la legislazione vigente in modo da dare al sindaco e alle giunte comunali un reale potere di controllo sulla distribuzione e sull’utilizzo dei numerosi strumenti di gioco sul territorio, non solo per ragioni di ordine pubblico e sicurezza, ma in virtù della responsabilità sanitaria che compete si Sindaci.