Treofan Terni, viceministra Todde " Il rinnovo della Cig in deroga è necessaria per mantenere i lavoratori in continuità"
Nella mattinata di oggi, 18 novembre, al Mise si è tenuto un tavolo di confronto per la reindustrializzazione della Treofan Terni. Oltre alle parti sociali, al tavolo erano presenti l’assessore regionale Fioroni, il sindaco di Terni, Leonardo Latini, il liquidatore, Filippo Varazi e, per il Governo, la viceministra Alessandra Todde.
Reindustrializzazione Treofan Terni e Cig per lavoratori
Dal confronti è emerso che, ad ora, non ci sarebbe un crono-programma per mettere in atto un possibile processo di reindustrializzazione del polo chimico ternano, ma è stata confermata la cassaintegrazione dei lavoratori per altri sei mesi, tempo che sarebbe necessario per verificare se ci siano reali interessi da parte di possibili candidati nella ripresa della produzione industriale: i più credibili sono al momento Novamont e un altro gruppo sul quale il Governo sta ponendo massima attenzione, sperando che si possa arrivare ad una riconversione ‘green’ della produzione.
Due progetti sul tavolo, uno è di Novamont
“Il liquidatore – riferisce in una nota la viceministra Alessandra Todde – durante il confronto, ha chiarito alle parti che ci sono due progetti di reindustrializzazione complementari e non concorrenti. Di questi due, uno coinvolge l’azienda umbra Novamont con cui sono in corso interlocuzioni per valutare possibili strumenti a supporto“.
Cig per lavoratori Treofan
“Per garantire il tempo necessario al processo di reindustrializzazione – continua la Todde – il Mise in stretto coordinamento con la regione Umbria, ha rinnovato l’area di crisi complessa di Terni mettendo quindi a disposizione nuovi ammortizzatori sociali. Il rinnovo della Cig in deroga è necessaria per mantenere i lavoratori in continuità anche in vista della scadenza dell’attuale Cig il prossimo febbraio. Seguo questo tavolo dal governo precedente e conosco le difficoltà dei lavoratori e del territorio, per questo confermo che non farò mancare il mio supporto e quello del Mise per riuscire a risolvere seriamente questa vertenza garantendo sviluppo e occupazione”.