E’ giallo intorno alla fermata del Freccia a Spoleto, ottenuta dopo anni di battaglie del Comitato viaggiatori e il pressing della passata giunta Cardarelli e della governatrice Marini.
Il ‘sogno’ di molti viaggiatori, già anticipato nel mese di giugno dalle rassicurazioni della Marini e dell’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella, era diventato concreto lo scorso 8 settembre quanto sul sito di Trenitalia era comparso il nuovo orario invernale: dal prossimo 10 dicembre, si leggeva, il Freccia fermerà a Spoleto alle 9.12 (proveniente da Ravenna per Roma) e alle 18,43 (da Roma per Ravenna.
Da qualche giorno però l’indicazione del Freccia 8852 è scomparsa dal sito, generando inevitabilmente più di una preoccupazione tra i pendolari e le stesse istituzioni che pensavano di aver definitivamente risolto la problematica.
Da Palazzo Donini trapela che l’assessore Chianella proprio domani – a margine di una già programmata riunione con l’omologo della Regione Lazio Mauro Alessandri e i vertici di Trenitalia per affrontare la problematica relativa alla individuazione della stazione di Orte per intercettare i treni dell’Alta velocità – chiederà spiegazioni su questa anomalia.
Impossibile saperne al momento di più, anche se a Perugia c’è chi ipotizza che il cambio di alcuni dirigenti di Trenitalia potrebbe rimettere in discussione gli accordi presi. Ma c’è anche chi sostiene che il sito possa aver registrato un problema di natura informatica. Continua invece il disagio per la mancata apertura della biglietteria che sta passando nelle mani di Busitalia, che doveva riaprire a metà ottobre e che sta creando non pochi disagi e costringendo molti pendolari a recarsi a Foligno per rinnovare gli abbonamenti.
Alta Velocità a Orte
Sempre domani, ma ad Orte, con inizio alle ore 18, si terrà il Consiglio comunale straordinario convocato dal sindaco Angelo Giuliani e al quale prenderanno parte i due assessori regionali, molti parlamentari di Lazio e Umbria e i sindaci di Viterbo, Terni e Rieti. Tutti impegnati nella battaglia di agganciare l’Alta velocità sulla direttrice Roma-Milano-Roma con fermate strategiche per le comunità del nord del Lazio e del sud dell’Umbria. Dati alla mano, quella di Orte potrebbe servire un bacino di utenza di oltre mezzo milione di persone. Per l’occasione il Consiglio straordinario si terrà proprio nella stazione ferroviaria.
Al fianco di Giuliani si è schierata anche la città del festival, dapprima con il compianto Fabrizio Cardarelli, più recentemente con la giunta di Umberto De Augustinis il cui Consiglio comunale ha approvato proprio ieri una mozione votata all’unanimità (primi firmatari i consiglieri di Alleanza civica e Spoleto popolare).
Voto con autocritica
Era stato proprio il primo cittadino a dare il disco verde al documento che sostanzialmente si basa su 4 pilastri: potenziamento dell’infrastruttura, miglioramento e rimodulazione del servizio sulle direttrici principali, individuazione di Orte come “hub” per il sud dell’Umbria e la necessità di coinvolgere gli altri territori. La mozione, lunga tre pagine, affronta molte problematiche: dai pochi collegamenti con Roma in alcune fasce orarie a quelli pressochè inesistenti verso Milano, dal raddoppio ferroviario Orte-Falconara a quello Spoleto-Campello, fino a guardare alle possibilità di sviluppo turistico per questa parte dell’Umbria.
E’ a questo punto che il capogruppo leghista David Militoni prende la parola e chiede che la mozione venga rinviata per la discussione. Probabilmente si è accorto che nel testo compaiono delle critiche alla stessa maggioranza (“Nelle linee di mandato in materia di trasporti ferroviari c’è scritto poco ed in modo confuso…durante il dibattito sulle linee di mandato il Sindaco ha dichiarato di avere interlocuzioni mensili con le Ferrovie dello Stato e sarebbe convinto dell’esistenza d’insormontabili difficoltà per effettuare la fermata dei treni A.V. ad Orte, facendone in sostanza tramontare l’idea che possa diventare un “hub” per il nostro territorio” si legge fra l’altro). E’ il collega di partito Fedeli a chiedere una sospensione dei lavori. Al rientro, Militoni ritira la proposta e il presidente Cretoni avvia le operazioni di voto. Approvata all’unanimità. Spoleto sta con Orte
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