Tra riforme e spending review la Provincia rispetta il riequilibrio di bilancio. La relazione dell'assessore Bellini - Tuttoggi.info

Tra riforme e spending review la Provincia rispetta il riequilibrio di bilancio. La relazione dell'assessore Bellini

Redazione

Tra riforme e spending review la Provincia rispetta il riequilibrio di bilancio. La relazione dell'assessore Bellini

Mer, 03/10/2012 - 16:52

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“In mezzo a mille difficoltà e nuovi tagli alle risorse agli enti locali, come la Provincia, abbiamo rispettato il riequilibrio di bilancio. Dal D.L. 78/2010 ad oggi ben 7 manovre tra finanziarie e leggi correttive hanno agito pesantemente sugli EE.LL. e quindi sulla nostra Provincia; meno sui ministeri, sebbene il rigore viga anche qui dal 2013”: lo ha affermato assessore al bilancio Ornella Bellini nella sua relazione sul riequilibrio sul bilancio 2012 dell’ente che è stata votata a maggioranza dal Consiglio.

Quasi 7milioni di entrate in meno– “Non risultano debiti fuori bilancio – ha spiegato l’assessore all’aula – dobbiamo tuttavia fare un pesante riequilibrio dovuto sia ai tagli sui consumi intermedi previsti dal DL 95/2012 convertito in L. 135/2012 (€. 5.366.189), sia alla esatta conoscenza dei minori trasferimenti regionali per l’esercizio delle funzioni delegate (€. 628.083,47 in aggiunta a quelli già inseriti nel bilancio di previsione di € 1.129.000), sia al minore trasferimento erariale del fondo sperimentale di riequilibrio (€. 899.748.63). Sono cifre importanti che complessivamente ammontano ad €. 6.894.021,10 di minori entrate che dobbiamo riequilibrare.

Dopo il riequilibrio una disponibilità di 761mila euro- “È ancora più grave- spiega Ornella Bellini- che queste cifre siano state comunicate o legiferate a metà anno, quando il nostro Ente aveva approvato il bilancio di previsione da 1-2 mesi. È del tutto evidente che riequilibrare queste importanti minori entrate ha comportato una revisione della spesa interna che abbiamo fatto partire appena è stato pubblicato il D.L. 95/2012 e che ha riguardato tutti i servizi che utilizzano risorse correnti. Questo lavoro, che ha visto impegnati il direttore ed il dirigente dell’area finanziaria insieme a tutti i dirigenti, ha permesso di recuperare €. 2.746.088,60 che, insieme alle maggiori entrate di €. 4.909.223,41 (delle quali €. 4.439.869,36 sono l’avanzo libero di amministrazione) dà un totale di €. 7.655.312,01 che copre le minori entrate e lascia una disponibilità di €. 761.290,91 per finanziare alcune spese incomprimibili sulle quali torneremo”.

Non mancano però incertezze su conti e futuro-“L’operazione tecnicamente – ha concluso l’assessore Bellini – quadra ma non è priva di incertezze, né di ricadute. Le incertezze sono tutte connesse a mancate decisioni governative: il taglio dei consumi intermedi è una stima dell’UPI, perché il governo delibererà entro il 15 ottobre. Vedremo successivamente il da farsi: se serve subito un’altra variazione di bilancio, oppure se l’entità dello scostamento è talmente irrilevante da aspettare l’assestamento di novembre. Non sono stati ancora ripartiti i 100 ml. €. per la riduzione dell’indebitamento. Il minore trasferimento del fondo sperimentale di riequilibrio è correlato al dovere che alcune province italiane hanno di versare risorse all’erario (anziché come noi di riceverle) e che nel giro di qualche settimana si saprà se ed in che misura sarà onorato. Ci sono scostamenti importanti tra i tagli della c.d. spending review applicati alle province a statuto ordinario ed a quelle autonome.

Province e Comuni temono il patto di stabilità- UPI ed ANCI stanno insistendo per stemperare il patto di stabilità che è il vero problema per il 2012 ed il 2013 in tutta Italia e per ridurre i tagli sia nel 2012 che nel 2013 ritenuti insostenibili. A questo riguardo è opportuno che guardiate nel sito dell’UPI la nota critica e di proposta correttiva che il sindacato delle province ha presentato il 19 settembre nella Conferenza Stato Città Autonomie alla presenza del ministro Cancellieri.

Incertezza sul futuro- Al momento non siamo in grado di dire cosa succederà. Sono incertezze importanti che possono variare sia in meglio che in peggio la nostra situazione e che dovremo seguire con attenzione per capire il da farsi”. “In fatto di ricadute – continua nella relazione – nessuno può pensare che l’attività dell’ente risulti indenne da questa situazione. Abbiamo cercato di privilegiare le funzioni essenziali (scuole, strade, sicurezza sui luoghi di lavoro), ma anche in queste voci qualche riduzione di spesa corrente c’è stata. Nelle altre voci di spesa le ricadute sono maggiori.

Il blocco delle assunzioni- Per il blocco delle assunzioni (voce specifica dedicata alle Province nel D.L. 95/2012) abbiamo economie di 500.000 €. sul personale. Il quadro sopra esposto parla da solo. Attendiamo gli sviluppi della situazione, sapendo che nel 2013 i tagli sui consumi intermedi sono di 1.000 mil/€. e che siamo in attesa del decreto sui fabbisogni standard. È altresì annunciato dalla stampa un decreto sugli enti locali probabilmente dedicato alla gestione del default tecnico. Anche il ministero degli interni ha capito che molti enti locali hanno i bilanci a rischio e che è il caso di individuare qualche nuovo strumento di gestione delle difficoltà”.

Le ricadute su associazioni e fondazioni- “In considerazione di quello che ci attende nel 2013- ha spiegato la Bellini- dobbiamo fare una seria riflessione sulle partecipazioni ad associazioni e fondazioni di varia natura. Quest’anno per evitare debiti fuori bilancio le stiamo onorando, ma per il prossimo anno va fatta una revisione profonda adottando criteri sostenibili e ragionevoli, non demagogici né populisti. Cautelativamente la giunta sta adottando una delibera di sospensione per il 2013 onde evitare di trovarci nell’obbligo di iscrivere cifre a bilancio che non siamo in grado di soddisfare. Il tempo a disposizione per le scelte tuttavia è breve ed invito tutti ad esserne consapevoli”. Nella delibera consiliare in discussione è stato adottato tanto il provvedimento che incrementa il fondo svalutazione crediti per la quota del 25% dei residui attivi su titoli II e III anteriori agli ultimi cinque anni, quando l’adeguamento del 5% della somma urgenza per gli investimenti finanziabili con le alienazioni patrimoniali. Un argomento connesso al piano delle alienazioni patrimoniali del quale tutti noi auspichiamo la massima realizzazione, ma del quale al momento non abbiamo certezze”.

Una coperta corta- “Cosa finanziamo con €. 761.290,91?” ha analizzato l’assessore Bellini “Poche voci incomprimibili che vanno dalle tasse, al calore, ad investimenti sul condominio in Via Santini, a qualche spesuccia legale, ad un trasferimento di risorse al Comune di Castiglione del Lago erroneamente stralciato nel 2005, a spiccioli per rimborsi tributari, piccole quote associative non adeguatamente coperte a bilancio, spese postali, adeguamenti ISTAT. Come vedete piccole cose incomprimibili, di alcune delle quali per ora non abbiamo nemmeno piena certezza (l’IMU, tanto per fare un esempio, non è stata ancora deliberata da alcuni Comuni sui quali sono ubicati nostri immobili). Oltre alle nuove spese sopra citate, recepiamo in questa variazione le spese tecniche di progettazione dell’edilizia e della viabilità; alcuni trasferimenti regionali che riguardano la formazione, gli investimenti sul Lago Trasimeno, Isola Polvese, Villa Fidelia; altri trasferimenti dei soggetti capofila di progetti europei; trasferimenti ministeriali, dall’INAIL e dal GAL su progetti in corso ed altre piccole minutaglie in capo ai vari servizi che provengono da rimborsi assicurativi, alienazioni di relitti stradali o vecchi mezzi da lavoro etc. che lasciamo ai servizi”.

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