Torna a Gubbio dal 3 al 10 novembre il festival Umbria in Voce, “festa della voce” unica nel suo genere che quest’anno giunge alla sua V edizione con un cartellone artistico di altissimo livello, grazie alla presenza di artisti internazionali e molteplici eventi aperti a tutti, tra cui concerti, conferenze, seminari, laboratori e presentazioni.
Organizzato dall’Associazione Archè con il sostegno del Comune di Gubbio e in collaborazione con un gruppo di cittadini volontari, il Festival è stato ideato dalla cantante e performer Claudia Fofi che ne cura la direzione artistica, e ha ospitato negli anni grandi artisti della voce e della parola come John De Leo, Franco Arminio, Albert Hera, Mauro Tiberi, Keba Sech e Marta Raviglia.
Unica nel suo genere, la manifestazione apre al pubblico e ai suoi partecipanti la possibilità di sperimentare nuovi linguaggi e di creare un luogo di incontro fisico e di gioia genuina tra le persone: funzione che un tempo era svolta dal canto popolare o di tradizione orale e che vuole essere attualizzata creando delle “comunità cantanti” in cui le persone si incontrano per vivere delle occasioni formative di altissimo livello, sempre aperte a tutti e non per specialisti.
Un evento che diviene dunque propulsore sociale, attivatore di relazioni, creatore di benessere immateriale.
Location d’eccezione, le Sale dell’ex Refettorio di una delle biblioteche più antiche d’Italia: la Biblioteca Sperelliana, uno dei tanti patrimoni artistici dell’incantevole città di Gubbio.
Il programma della V edizione si conferma denso di appuntamenti d’eccellenza e si pregia anzitutto di due importanti presenze di alto livello internazionale, che incarnano la dedica del festival al grande artista e sperimentatore della voce Demetrio Stratos, di cui quest’anno ricorre il quarantennale dalla scomparsa.
Primo tra gli ospiti, il vietnamita Tran Quang Hai, il più grande esperto e maestro al mondo del canto difonico: una tecnica vocale di origine sciamanica diffusa in Mongolia, in Siberia e in Sudafrica che ha introdotto nella musica contemporanea ricevendo molti riconoscimenti internazionali.
Raffinato interprete delle tradizioni musicali dell’Estremo Oriente, è stato maestro, tra gli altri, di Demetrio Stratos” e dal 1968 fa parte del gruppo di ricerca del CNRS, dipartimento di musicologia presso il Musée de l’Homme di Parigi. Sabato 9 novembre alle 13.30 sarà protagonista del seminario “Overtune singing e canto difonico”, della durata di 5 ore (info: umbriainvoce@gmail.com).
Altro ospite attesissimo è il fenomeno musicale Anna Maria Hefele: cantante, polistrumentista e compositrice tedesca, protagonista del video virale “Polyphonic Overtone Singing”. Il suo è un canto che si muove tra diverse tecniche – dalla musica classica al canto armonico – accompagnandosi con strumenti inusuali come l’arpa e la fascinosa e ipnotica nyckelharpa svedese. Per Umbria in Voce sarà protagonista sabato 9 novembre alle 21.30 del concerto “Longing” per arpa e voce, presentando la sua versatilità vocale in un “solo” che pochi cantanti al mondo possono affrontare con disinvoltura e vera bravura: dal folklore scandinavo e italiano del XVI secolo a Brian Eno, passando per composizioni originali in un unico viaggio che porta il pubblico in un mondo misterioso in cui il virtuosismo è al servizio della partecipazione emotiva e del mondo etereo e sognante di questa magnifica artista.
Nel programma, consultabile sul sito del festival www.umbriainvoce.it, sono presenti oltre ai concerti anche molti eventi e laboratori pensati per bambini, adulti, ragazzi, anziani: improvvisazione vocale, Mindfulness, uno “spazio per il corpo della voce e la voce del corpo” con Domenico Castaldo, la bellissima performance del poeta Franco Arminio – inventore della Paesologia amatissimo nel web e non solo, un laboratorio di canti siciliani, e un incontro di voci tra italiani e stranieri dei centri di accoglienza di Gubbio e Perugia condotto da Claudia Fofi.
Proprio in questa occasione verrà presentato in prima assoluta il videoclip “La valigia dello straniero” che vede protagonisti, oltre Claudia Fofi e i suoi musicisti, il gruppo di richiedenti asilo e i luoghi della città di Gubbio, che ospita negli anni lo sviluppo di questa importante manifestazione.
Dedicata a Demetrio Stratos anche la conferenza di venerdì 8 novembre alle ore 17.30 “Riflessioni intorno alla ricerca vocale con un omaggio a Demetrio Stratos a quarant’anni dalla scomparsa”, a cui interverranno Giovanni Palombini (etnomusicologo dell’Università di Perugia), il pedagogista Raniero Regni, il Direttore artistico del festival Claudia Fofi, il giornalista Enrico Tribbioli, Moreno Barboni (responsabile Fonoteca Trotta Perugia) e il regista e documentarista Giuseppe Sterparelli.
Tra gli altri incontri, la presentazione del libro “Roberto Nicolosi. Un grande maestro del jazz”, frutto di una ricerca del musicista Paolo Ceccarelli, con la partecipazione della cantante Sara Jane Ceccarelli e del giornalista Alfredo Gasponi.