Sono già oltre 1.300 i cittadini che hanno firmato la petizione finalizzata a scongiurare il trasferimento delle caserme dei carabinieri dall’attuale sede di Porta Romana a quella del luogo più remoto ed angusto del centro storico, esattamente nei locali di proprietà della Curia vescovile adiacenti il Palazzo del Vignola. E’ estremamente significativo il fatto di aver già superato l’importante soglia delle 1.200 firme raccolte un anno e mezzo fa per chiedere alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria di togliere il vincolo indiretto apposto sul terreno di Porchiano, area destinata all’ora per la costruzione del depuratore unico per la Città di Todi.
L’eventuale nuova ubicazione della sede della Compagnia e della Stazione Carabinieri presso Palazzo Gregori e dintorni come risulta fin dalle prime mosse “benedetta” dal Sindaco Rossini e dalla sua Amministrazione, si sta rivelando inopportunità sotto diversi punti di vista. Primo fra tutti quello logistico nel momento in cui i militari dovrebbero intervenire con emergenza in qualsiasi punto della Città e del territorio di competenza. Per non parlare poi dei forti disagi quotidiani che ne devirerebbero sia per i residenti sia per gli utenti.
Da non dimenticare che nelle immediate vicinanze di dove è stata proposta la sede delle caserme c’è una scuola elementare, in attesa di ospitare anche un asilo nido, un cinema e lo storico Palazzo del Vignola, un importante contenitore finalizzato ad ospitare appuntamenti culturali e non soltanto e le cui uscite di sicurezza, come quelle del cinema, si aprono proprio nel cortile del Vignola destinato a parcheggio delle auto dei carabinieri. Condizione questa di sicuro non compatibile con l’area militare. A questo punto c’è da chiedersi che fine faranno il cinema e il palazzo del Vignola? Saranno sacrificati anch’essi a seguito di questa iniziativa? Come del resto sarà mortificato anche l’aspetto paesaggistico visto che le necessarie e ingombranti antenne militari svetteranno, ben visibili, sui tetti nel cuore del centro storico e vicini dal campanile dalla cattedrale? Questo non significa violentare il paesaggio storico di un’importante Città medievale? Cosa ne dirà la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria? Ricordiamo che impedì la costruzione del depuratore nel terreno di Porchiano per avervi apposto un vincolo indiretto in quanto si trova all’inizio delle “Gole del Forello”, quando le stesse sono distanti ben 6 chilometri?
Ci auguriamo che quanti si siano messi in moto per favorire l’ubicazione delle caserme in quel vicolo cieco del centro storico desistano dal proseguire su questa strada che di certo non è il bene della Città e dei cittadini.
Consigliere Comunale di Todi – Mauro Giorgi