“La situazione di Castelluccio, che in qualche modo ci avevano già spiegato le autorità regionali e la protezione civile, è la seguente: fortunatamente non ci sono morti o persone che hanno riportato ferite; tuttavia ci sono molti danni in particolar modo ai beni culturali e ad alcuni edifici che impediscono anche a strutture sane di essere utilizzabili” – Queste le parole dell’onorevole Marina Sereni, vicepresidente della Camera dei Deputati, dopo aver visitato nella giornata del 9 settembre la frazione di Castelluccio, accompagnata dal Presidente Roberto Pasqua e dal Consigliere Adorno Pignatelli della Comunanza Agraria di Castelluccio, e aver dialogato con la cittadinanza.
In questo momento si stanno valutando le priorità negli interventi, quando proprio ora la stagione cattiva è alle porte con il brusco cambiamento delle temperature.
“Ma per l’Umbria che insieme alla regione Marche ha affrontato migliaia e migliaia di sfollati nel precedente terremoto del ’97 non sarà difficile affrontare il tema della seconda accoglienza, successiva alla prima che comprende le persone e famiglie con case inagibili. Siamo molto fiduciosi che con i moduli e con l’autonoma sistemazione si troverà una collocazione adeguata per tutti coloro che non possono rientrare nelle proprie abitazioni inagibili.
Tuttavia – prosegue l’onorevole – dobbiamo riconoscere che ci sono casi in cui le abitazioni sono agibili, ma non ci si può arrivare a causa degli edifici circostanti danneggiati duramente o crollati. Proprio questa è la situazione di Castelluccio, in cui moltissime attività si sono trovate costrette a chiudere, sebbene agibili, per l’inagibilità degli edifici limitrofi che ne impediscono l’accesso. E’ un vero problema da risolvere, in quanto per lo più si tratta di seconde case – stalle mai ristrutturate e abitazioni di non residenti.”
Di conseguenza sia a Norcia che a Preci emergono situazioni delicate da affrontare e che la normativa nazionale dovrà ricomprendere.
“Indubbiamente il così detto – Modello Umbria – sull’esperienza del terremoto del ’97 – conclude la Sereni – ha un tratto positivo che dobbiamo difendere, tuttavia ogni terremoto ha le proprie specificità, quindi io penso che con grande umiltà dobbiamo stare insieme alle altre regioni e rimanere uniti. Bene la nomina di un commissario unico nella figura di Errani, ma rimane molto importante il coinvolgimento diretto degli abitanti e delle autorità locali, anche se questa mi sembra sia l’intenzione della regione e del Governo; sicuramente il Parlamento parteciperà, darà una mano e vigilerà su questo.”