La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato la proposta di Regolamento per la concessione di contributi alle imprese del commercio che hanno subito danni indiretti dovuti alla sospensione o al trasferimento della propria attività a seguito del sisma del 15 dicembre 2009.
Il provvedimento, su cui c’è l’impegno dell’esecutivo regionale ad estenderlo con apposito atto anche alle imprese artigiane, è rivolto alle piccole e medie imprese, anche stagionali, iscritte alla Camera di Commercio (CCIAA), che sono ubicate nei comuni di Marsciano, Collazzone, Corciano, Deruta, Fratta Todina, Magione, Monte Castello di Vibio, Panicale, Perugia, Piegaro, San Venanzo e Torgiano.
Il contributo è concesso una tantum, a fondo perduto, ed è pari al venticinque per cento della differenza tra il fatturato relativo al periodo tra il 15 dicembre 2009 e il 14 dicembre 2010 e quello dello stesso periodo del biennio precedente il 15 dicembre 2009, sino ad un massimo di cinquemila euro per ciascuna azienda.
“Il provvedimento per il quale sono stati stanziati 100 mila euro, andrà a sostenere i mancati introiti delle aziende”, ha detto l’assessore al commercio Fabrizio Bracco, che ne ha fatto proposta alla giunta regionale. “Entro l’anno contiamo di emanare il bando che si avvarrà di una procedura semplificata per l’accesso agli aiuti chiamando le imprese a rappresentare la loro situazione economica-finanziaria pre e post terremoto”.
Le procedure di ammissione – Secondo quanto riferito da Bracco, “dopo l’istruttoria delle domande sarà formulata la graduatoria di ammissione a contributo che terrà conto di alcune priorità. Intanto il Regolamento è già stato inviato alla competente Commissione del Consiglio regionale”.
Per accedere ai benefici le imprese dovranno aver subito un mancato introito di almeno il 20 per cento rispetto alla media annuale del biennio precedente il 15 dicembre 2009. In caso di impresa costituitasi da meno di due anni, e in data antecedente al sisma, la riduzione del fatturato dell’attività produttiva è calcolata rispetto alla media giornaliera del fatturato del periodo intercorrente tra la data di costituzione dell’impresa e la data dell’evento sismico, rapportata ai giorni compresi nel periodo tra il 15 dicembre 2009 e il 14 dicembre 2010. Inoltre gli immobili adibiti all’attività di impresa dovranno essere totalmente o parzialmente danneggiati, o inutilizzabili per accertata inagibilità viaria, per danni subiti dalle strutture attigue o sovrastanti o per lavori di ristrutturazione. Priorità nella graduatoria sarà assegnata alle imprese ubicate nel comune di Marsciano in quanto maggiormente colpito dal sisma; successivamente a quelle presenti nei comuni di Collazzone, Deruta, Magione, Perugia e Piegaro ed infine alle imprese ubicate nei comuni di Corciano, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio, Panicale, San Venanzo e Torgiano. Nell’ambito di ciascuna delle priorità legate all’ubicazione hanno precedenza le imprese interessate da ordinanza di sgombero per inagibilità totale dei locali, costrette alla chiusura completa dell’esercizio e che non hanno delocalizzato l’attività. Seguono le imprese che hanno subito un periodo di sospensione dell’attività per inagibilità totale o parziale dei locali; le imprese che, per effetto dell’evento sismico, hanno comunque subito un periodo di sospensione dell’esercizio e infine le imprese che, per effetto dell’evento sismico, hanno trasferito la propria ubicazione.