Uomini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale ( NIPAF ) e del Comando Provinciale di Terni del Corpo Forestale dello Stato stanno notificando in queste ore gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari ad 11 dipendenti dell’Acciai Speciali Terni s.p.a., tutti di nazionalità italiana, tra i quali figurano tre alti dirigenti ed otto funzionari a livello apicale, indagati per reati che vanno dall’estorsione all’appropriazione indebita, a reati connessi al D.Lg.vo 81/08 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.
L’indagine della Forestale, nata dalla denuncia di un imprenditore ternano, ha portato ad accertare che alcuni degli indagati avrebbero preteso favori personali o per conoscenti ed amici, consistenti nell’effettuazione di lavori di manutenzione e/o ristrutturazioni di abitazioni, da parte di operai della ditta che aveva ricevuto appalti dall’AST s.p.a., senza pagare alcun corrispettivo. Uno degli indagati avrebbe “preteso” anche alcuni oggetti di antiquariato.
In un caso addirittura si è accertato che sarebbe stato realizzato, presso la proprietà di uno degli indagati, un fabbricato utilizzando un progetto commissionato e pagato dall’A.S.T. ad uno studio esterno, con manodopera prestata sempre dagli operai della ditta che aveva ricevuto appalti dall’AST s.p.a..
Tra le contestazioni mosse dalla procura della Repubblica di Terni figurano anche reati di natura contravvenzionale legati all’applicazione della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.
La posizione di Ast – “La Procura di Terni sta approfondendo le indagini su presunte attività illecite ai danni di Acciai Speciali Terni. Oggetto dell’indagine non è l’azienda ma singoli individui. Per ThyssenKrupp e AST è essenziale che la vicenda venga chiarita al più presto e l’azienda sta collaborando alle indagini. Poiché l’inchiesta è ancora in corso, AST non è in grado di fornire ulteriori dettagli”.