La terra trema ancora in Abruzzo e si aggrava il bilancio del sisma che lunedì scorso ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi. I morti sono 251, fa sapere il governatore Chiodi. Una decina i dispersi e 1.179 feriti, secondo le cifre fornite dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. Una decina, inoltre, le salme non ancora identificate, messe a disposizione per l'identificazione nello stabilimento «ex Cristal Carni» nel capoluogo abruzzese. Giovedì il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà in Abruzzo ed è possibile che il capo dello Stato partecipi anche ai funerali di Stato delle vittime del terremoto, fissati per venerdì alle 11, presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza.
Nuove scosse si sono registrate nella notte. Una, di magnitudo 3.8 è stata avvertita intorno alle 23,30 e un'altra, di pari intensità, è stata registrata alle 6,27 nella zona dell'Aquilano. Il movimento tellurico, nel secondo caso, è durato circa una decina di secondi e ha fatto tremare strade ed edifici. Dopo la mezzanotte si erano verificate altre scosse più lievi, tra le quali – ha reso noto la Protezione civile – una alle 5 con magnitudo 3.5.
Nella notte è cominciata anche l'evacuazione del carcere dell'Aquila, con circa 140 detenuti di cui un'ottantina in 41 bis (il cosidetto carcere duro). Dopo l'ultima violenta scossa di terremoto di martedì sera, secondo quanto si è appreso, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha preferito trasferire i detenuti. Tra gli altri detenuti ci sono Salvatore Madonia, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Libero Grassi, e la brigatista Nadia Desdemona Lioce. I detenuti comuni saranno trasferiti in altre carceri della regione mentre quelli in 41 bis in strutture ad hoc.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, ha intanto inquadrato la situazione in Abruzzo, dopo il devastante sisma in termini di ricostruzione: «Ogni regione – ha spiegato – prenderà in affidamento un comune. Ad esempio, l'Umbria avrà in carico il comune di Paganica» ha aggiunto Bonaiuti, facendo riferimento all'esito della riunione di martedì tra governo e Regioni, a Palazzo Chigi.
Intanto il presidente del Consiglio è di nuovo in volo sulle aree terremotate. E pare certa anche la visita del Papa in Abruzzo: viaggio che, a quanto trapela, potrebbe tenersi nella seconda metà del mese.
Questa mattina infatti una squadra di 4 tecnici della VUS, coordinati dalla protezione civile, dotati delle attrezzature necessarie, hanno già raggiunto la zona terremotata di Paganica per istallare impianti idrici nel campo profughi. Già ieri un tecnico della VUS aveva effettuato un soppralluogo per determinare il materiale necessario.
(nella foto Afp: Paganica)