L’Organismo Straordinario di Liquidazione del Comune di Terni (che ‘cura ‘ il dissesto finanziario dell’Ente) ha sospeso ogni decisione in merito all’ammissione alla massa passiva del debito segnalato dal responsabile del servizio finanziario di oltre 7,5 milioni di euro, come richiesto dall’Ente.
Reazioni politiche
“È evidente come il Sindaco, in assenza di risorse alternative, dovrà valutare il cambio della politica programmatica del Comune di Terni” – tuona il consigliere Emanuele Fiorini, voce alla quale si aggiunge quella di Thomas De Luca (M5S): “La revoca in autotutela del riconoscimento dei debiti fuori bilancio dell’ex Umbria Servizi Innovativi Spa da parte dell’Organismo straordinario di liquidazione è l’ennesima prova del condono fatto dal sindaco di Terni nei confronti dei responsabili del dissesto” .
Emanuele Fiorini
“Come da me sostenuto ed evidenziato agli organi competenti, come sottolineato anche dall’ex assessore Sara Francescangeli nelle sue dichiarazioni rilasciate in audizione – incalza Fiorini – i famosi milioni di euro di anticipazione di tesoreria, andrebbero a capo dell’ente anziché dell’OSL, come invece sostenuto dalla Giunta Latini, quale quota passiva di pertinenza del dissesto”.
Debiti del Comune
Il responsabile del servizio finanziario in data 3 agosto 2020, come sostiene Fiorini. ha segnalato alla OSL l’esistenza di un debito dell’Ente verso il Tesoriere Comunale (Unicredit s.p.a.) maturato a titolo di rimborso dell’anticipazione di tesoreria, chiedendo l’ammissione al passivo di tale debito, ritenendolo del dissesto.
Richiesta illegittima
Il Tesoriere Comunale a sua volta ha segnalato all’OSL l’illegittimità della richiesta di ammissione al passivo, ritenendo il debito di competenza dell’Ente. La Giunta Comunale tramite delibera ha preso atto della segnalazione, ma è andata avanti per la sua strada, dando vita ad una situazione che verrà risolta solo dalla Magistratura Contabile.
Magistratura Contabile
L’ OSL in data 21 agosto 2020 ha disposto di sospendere ogni decisione in merito all’ammissione alla massa passiva del debito segnalato dal responsabile del servizio finanziario, corrispondente alla quota dell’anticipazione di tesoreria, fino alla definizione del giudizio della Magistratura Contabile. “Se il giudizio della Magistratura Contabile darà ragione al Tesoriere Comunale ai sensi dell’ art. 255, comma 10 del TUEL (Testo Unico Enti Locali) il Comune di Terni sarà di nuovo in dissesto” – spiega ancora Fiorini.
“Sospendere atti onerosi”
“Allora per non peggiorare la situazione – conclude Fiorini – invito l’amministrazione Comunale a dare mandato al responsabile del servizio Finanziario di sospendere tutti gli atti onerosi (contrazione di debiti) fino al pronunciamento della Magistratura Contabile. Anche perchè se fosse accertato un nuovo dissesto, tutti gli atti compiuti dopo il 2018 (anno in cui è stato dichiarato il dissesto) nella cui massa passiva l’amministrazione Comunale vorrebbe far ricadere anche gli oltre 7,5 milioni di euro, andrebbero annullati e l’ente non potrebbe accendere ai mutui come previsto dall’ art. 249 del TUEL”.