Aggiornamento ore 20.00 Alle ore 15.26 del 30.4.2017 l’ASM Terni Spa ha comunicato al Sindaco l’elenco delle vie interessate dall’Ordinanza prot. 57261 del 29.4.2017.nTale elenco è stato predisposto per migliorare l’attività di supporto ed informazione alla cittadinanza. Rimangono attivi i servizi di informazione telefonica per i cittadini che per ulteriori informazioni possono utilizzare i numeri 0744426000, 800913034. Gli aggiornamenti sulla gestione dell’emergenza si potranno reperire oltre che sul sito internet del Comune di Terni anche accedendo ai seguenti link: Sii e Asm
Il sindaco del comune di Terni sta seguendo in prima persona tutte le attività che si stanno mettendo in campo al fine di attuare un monitoraggio reale della situazione e garantire un rapido intervento a tutela della comunità interessata.
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Le ordinanze di divieto di utilizzo di acqua nel distretto Terni Nord e nella parte bassa di San Gemini, firmate ieri dai rispettivi sindaci Leopoldo Di Girolamo e Leonardo Grimani, hanno creato una sorta di ‘psicosi’ e di allarmismo tra i circa 30mila abitanti delle aree interessate.
Supermercati presi d’assalto per fare scorta di acqua, nonostante i servizi di approvvigionamento tramite autobotti predisposti in più punti della città, cittadini furiosi con l’amministrazione per le modalità con le quali è stata gestita la fase di emergenza. In molti, infatti, non sapevano quanto predisposto dai due primi cittadini, in quanto l’ordinanza è apparsa sul sito istituzionale degli enti e soltanto dopo molto, qualche foglio cartaceo è stato affisso in alcune zone.
Anziani soprattutto, ma anche chi non vive sempre connesso a internet, non hanno così appreso quanto dovuto, circostanza che, forse, avrebbe consigliato la chiusura del pozzo di Fontana di Polo, evitando così lo scatenarsi delle preoccupazione di coloro che, nel frattempo, l’acqua l’avevano utilizzata per levarsi, per cucinare e per bere.
Le istituzioni in effetti non sono state presenti come ci si sarebbe aspettato: silenzio assoluto ad esempio dall’assessore competente, Emilio Giacchetti, irraggiungibile telefonicamente per tutta la giornata di ieri. Forse una nota esplicativa sarebbe stata opportuna per rassicurare i cittadini sulla causa del disservizio che il SII è certo di aver individuato nel malfunzionamento dei filtri a carbone attivo.
Nonostante i risultati delle analisi di laboratorio dell’Arpa siano attese soltanto per la serata di oggi, il direttore generale del Servizio Idrico Integrato, Paolo Rueca, tramite Facebook, che sembra ormai diventato il mezzo privilegiato di comunicazione istituzionale, non risparmiando critiche agli ‘internettuologi’, informa i suoi contatti: “Certo gestire i servizi pubblici non è facile ed occorre essere corazzati. Nella mia esperienza di quasi 25 anni di acquedotto questa giornata del 29.04.2017 credo sia tra le più dure. Comunque al di là delle polemiche che inevitabilmente si sono scatenate sul web e su Facebook è che dimostrano come tali mezzi permettano nel bene e nel male di condizionare l’opinione pubblica. Voglio tranquillizzare la platea di internettuologi evidenziando che immediatamente in prima mattinata il problema che ha generato i forti odori dai rubinetti è stato risolto. La capacità di accumulo dei serbatoi di distribuzione e le condotte idriche hanno una inerzia temporale di qualche ora per cui scaricando i serbatoi e le reti interessati nel primo pomeriggio l’esercizio idrico è tornato regolare. Questo significa che l’acqua, previo giusta verifica delle analisi attualmente in corso, è rientrata nei limiti di potabilità (totale assenza di maleodori) e che le ordinanze emanate sono giustamente cautelative in quanto solo la USL con la quale sono in contatto dalla mattinata potrà pronunciarsi sulla fine dell’emergenza tramite il riscontro dei referti che hanno un tempo di lavorazione che va dalle 12 alle 18 ore . Domani 39.04.2017 sarà , quindi, sicuramente una giornata migliore e la potabilità sarà riscontrata al massimo entro lunedì 01.05”.
Onestamente, se davvero il problema fosse stato risolto già in mattinata e la situazione non è così allarmante, il difetto di comunicazione istituzionale sarebbe grave. Oltre a un’ordinanza di divieto di utilizzo di acqua, se il Comune e il SII si fossero parlati, e se davvero il problema sia stato risolto già in mattinata, doveva essere aggiunta quantomeno una riga di rassicurazione per informare i cittadini che non si sarebbe trattato di nulla di grave.
Il Sii ha comunicato formalmente che “L’esercizio idrico è stato prontamente ripristinato, è stato bypassato un componente in avaria dal quale si è verificato il problema odorigeno relativo all’acido solforoso. Si precisa che sono state effettuate le manovre di scarico dei serbatoi idrici e il successivo riempimento degli gli stessi con adeguata disinfezione con ipoclorito. Inoltre sono in corso le manovre di scarico e lavaggio delle tubazioni per eliminare le inerzie di distribuzione. Sono in corso i monitoraggi analitici dei punti di erogazione distribuiti in mappatura temporale e territoriali. I tempi tecnici minimi per le risultanze delle analisi corrispondono a circa 12 ore”.
I servizi di distribuzione acqua di carattere emergenziale sono stati resi operativi dal Sii e continuano a garantire l’apporto minimo indispensabile per i consumi. È stata attivata un’attività di coordinamento di tutti gli attori coinvolti. Questa mattina il Sii ha fatto presente che il disinfettante è presente nella rete e costituisce un indicatore di una probabile assenza di cariche batteriche nelle acque. Entro poche ore si avranno i primi risultati delle analisi sui prelievi effettuati dal Sii. Sono in corso, questa mattina, i prelievi ufficiali che permetteranno, entro 24 ore, alla Asl2 di esprimere un giudizio che consentirà di concludere l’emergenza.
Intanto, il presidente della IV Commissione, il pentastellato Federico Pasculli annuncia che: “A seguito delle numerose segnalazioni ricevute dai cittadini che hanno lamentato evidenti carenze nelle fasi di gestione dell’emergenza seguita al guasto relativo ai filtri del centro idrico di Fontana di Polo, richiederò con con urgenza la convocazione della quarta commissione di garanzia e controllo per far luce sui fatti relativi alla crisi idrica scaturita nella Zona di Terni Nord nella giornata del 29 aprile 2017 che ha coinvolto 30mila cittadini che avrebbero segnalato in primis il guasto diverse ore prima dell’ordinanza del Sindaco.
La quarta commissione consiliare come da statuto e secondo l’art.39 del B.U.R.U. che regola la stessa, richiamando l’art. 39 comma 2 punto c, che testualmente recita: La commissione controllo e garanzia verifica: la corretta e tempestiva informazione dei cittadini da parte dell’Ente, sarà volta a verificare e far piena chiarezza sui fatti citati.
In quella sede riteniamo necessario che oltre alla partecipazione dei rappresentanti del servizio idrico, siano presenti anche il Sindaco e l’assessore preposto all’ambiente, in modo tale che potremo chiarire la correttezza e l’efficacia delle procedure attuate.
Mi auguro già l’indomani di ricevere una risposta affermativa a questa convocazione da tutte le parti interessate per poter stabilire con urgenza la data della commissione, convinto che gli stessi commissari della IV commissione converranno con me che questo non solo è un atto dovuto ma necessario”.