“Abbiamo ricevuto degli avvisi di garanzia, anche a nostra tutela, quando si lavora con le pubbliche amministrazioni può succedere” – con queste parole, Sandro Corsi, presidente dell’Actl, una delle cooperative 6 dell’Ati coinvolta nella maxi inchiesta della Procura della Repubblica di Terni, ha aperto la conferenza stampa di questa sera per chiarire la posizione delle cooperative sociali e di servizi finite sotto la lente degli inquirenti per presunte irregolarità su gare di appalto pubbliche. Dopo il chiarimento di alcune posizioni di politici coinvolti nella vicenda, questa sera le coop hanno incontrato la stampa al Palasì.
“Siamo sereni nei confronti dell’operato della magistratura della quale riconosciamo l’autorevolezza e la professionalità. Devo sottolineare – aggiunge Corsi – il comportamento di grande stile, correttezza e capacità delle forze dell’ordine che hanno perquisito le nostre aziende e le nostre abitazioni private”.
“Ieri è stato un giorno molto duro per noi tutti – spiega ancora Corsi – ma torneremo a lavorare con la speranza che la nostra posizione non generi imbarazzo nei nostri interlocutori; siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto e continuiamo a fare da oltre 20 anni”.
Al tavolo erano presenti anche Stefano Notari, presidente della Coop. Alis, Antonio Sabatini, responsabile della Coop. Ultraservizi, Nicola Cimadoro, responsabile della Coop Solco. Assenti per motivi personali e di lavoro i rappresentanti delle coop Gea e La Torre.
Antonio Sabatini, della Ultraservizi, ha confermato che la giornata di ieri “è stata dura per tutti, ma vogliamo tornare a lavorare già da domani perché non abbiamo nulla da nascondere. Noi combattiamo una battaglia a favore degli ultimi – ha precisato Sabatini – e questo forse può dare fastidio a qualcuno, ma continueremo a darci da fare col massimo impegno per continuare a pagare i nostri stipendi e le tredicesime del prossimo mese”.
Nicola Cimadoro, rappresentante della Coop Solco, ha ricordato l’importanza che rivestono le coop nel mondo sociale, “in tanti anni non ho mai avuto forze dell’ordine in casa mia – ha precisato Cimadoro – ma devo dire che ho provato grande simpatia per questi uomini e queste donne che si sono entrati con grande professionalità nella mia abitazione”.
“Il bello del nostro lavoro è che abbiamo fatto sempre insieme questa gare d’appalto – spiega Stefano Notari dell’Alis – e da domani torneremo a lavorare perché ci sono scadenze importanti. Negli ultimi anni abbiamo messo in campo un impegno eccezionale raggiungendo risultati straordinari, basti pensare agli 850mila euro di utili che entrano ogni anni nelle casse del Comune per la gestione della Cascata Delle Marmore”.
I rappresentanti delle coop hanno tutti ribadito l’intenzione di rispondere alle domande che gli inquirenti rivolgeranno loro nelle sedi opportune e di voler collaborare con la magistratura perché si faccia luce su aspetti che, secondo gli investigatori, sarebbero poco chiari nella gestione degli appalti.