Terni in lutto, oggi , 24 marzo, si sono celebrati i funerali di Sanderson Mendoza, l’operaio di 26 anni di Tapojarvi morto dopo un incidente sul lavoro avvenuto negli stabilimenti Arvedi Ast. Sanderson, arrivato a Terni all’età di 4 anni, ha sempre la amato la città dell’acciaio e, quando ne aveva 20, è rimasto a Terni quando i suoi genitori avevano deciso di tornare in Ecuador e ‘adottato’ dalla comunità dei testimoni di Geova, abbracciata quando ha compiuto 15 anni. E Sanderson è stato sepolto proprio nel cimitero della città che lo ha accolto e dove ha trovato la morte “Per un lavoro che gli piaceva”, come detto da un fratello nel discorso del il rito funebre.
Morte Sanderson “Naturale provare questo dolore”
“È naturale sentire questo dolore per la perdita di un caro – ha detto il ‘fratello’ durante il suo discorso – Dio ci ha dato la Bibbia per superare il dolore e darci la verità. Sanderson credeva in queste verità anche se ultimamente non era molto attivo in comunità. Bisogna trovare il conforto che arriva da un Dio saggio, giusto e potente. La morte non era nei suoi piani, la morte è subentrata dalla disubbidienza di Adamo ed Eva che furono ingrati e hanno trasmesso il peccato a tutti gli uomini. Adamo ha condannato il genere umano alla morte, ma tramite il sacrificio di Gesù e la Resurrezione c’è la prospettiva di una vita eterna”.
“Sanderson è morto per un lavoro che amava molto”
“Sanderson ha perso la vita prematuramente nel pieno vigore della vita nell’ambito di un incidente sul lavoro che amava molto – continua il fratello nel suo discorso – Questo ci addolora molto, soprattutto i genitori, perché nessun genitore vorrebbe mai assistere al funerale del figlio. Ma la morte non esisterà più sotto il regno di Dio. La morte è una realtà che ci induce a riflettere su come stiamo usando la nostra vita. Dobbiamo usare saggiamente la nostra vita, a ognuno di noi è offerta la possibilità di farsi un buon nome presso Dio. La morte è un grande dolore, ma i morti non stanno soffrendo e quando ci sarà il regno di Dio la morte non ci sarà più. Dobbiamo essere vicino ai cari di Sanderson, dobbiamo essere loro amici. Il vero amico è vicino in ogni circostanza, questo è il momento di sostenerli e nei prossimi giorni, nei prossimi anni. Possiamo essere vicini anche con la preghiera per aiutarli ad affrontare questo momentaneo dolore”.
Dolore e cordoglio anche dalle istituzioni
Tutta la città ha partecipato al dolore e al cordoglio della famiglia Mendoza, privata troppo presto di Sanderson, per i più vicini Sandro, amato dalla famiglia, dagli amici, colleghi e fratelli della comunità religiosa alla quale apparteneva. La presidente della Regione, Stefania Proietti, ha voluto rendere omaggio alla memoria dell’operaio morto dopo un incidente sul lavoro, abbracciando i famigliari e garantendo la vicinanza delle istituzioni. Presente anche il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, che, nel suo abbraccio al papà di Sanderson, ha trovato parole per esprimere il dolore per questa tragedia: “Non ho nulla di intelligente da dire in questo momento. Non avrei mai voluto incontrare i vostri occhi, perché sapevo cosa avrei trovato”.







