“Oggi è il proseguimento del percorso di risanamento dell’Ente, un percorso difficile che ha visto sulla struttura comunale una mole di lavoro che non ha precedenti nella vita del comune di Terni. Sforzo notevole, anno per far tornare la nave a galleggiare, tappando le falle. Ringrazio la struttura comunale che ha lavorato a questi atti, in particolare la direzione finanziaria” – è quanto riferito questo pomeriggio il sindaco Leonardo Latini presentando al consiglio comunale il bilancio di previsione 2019-2021.
“In merito alla presunta sciatteria amministrativa – ha proseguito il sindaco – faccio appello al senso di responsabilità, di comunità di ognuno di noi, le estreme difficoltà sono ben presenti a tutti, c’è una mole di lavoro molto rilevante, c’è stato un impegno massimo. Andare a non cogliere la sostanza ma fermarsi alla forma di una procedura o di un atto contabile, seppure nel diritto dell’opposizione, rischia di volgersi a danno del comune e della comunità. Nel pieno rispetto dei ruoli, faccio appello al senso di comunità. Nella diversità di vedute ci deve essere spirito cittadino. Il bilancio previsionale è la rappresentazione della nostra attività amministrativa futura, il bilancio di previsione alloca le scarse risorse a disposizione. Abbiamo cercato di mettere le risorse in maniera coerente rispetto ai nostri obiettivi programmatici nel rispetto degli equilibri finanziari imposti dal ministero con il bilancio stabilmente riequilibrato.
Il bilancio è caratterizzato dalla presa d’atto della concretezza dell’entrata e dell’uscita. Abbiamo chiesto alle direzione di tenere fede allo storico, in un’ottica di prudenza, tenendo al ribasso le stime di entrata e contenendo le uscite. Il lavoro da fare è tantissimo, ci siamo mossi in una legislazione, quella del dissesto, non di facile interpretazione, in particolare che poco si raccorda con la successiva normativa del bilancio armonizzato.
In questo iter pagheremo alcuni elementi, come la normativa stringente del dissesto, il mutuo per fronteggiarlo, che durerà per anni, infine il peso dei mutui contratti nel passato, alcuni dei quali non spesi.
Per quanto riguarda gli introiti dobbiamo concentrarci sull’incassato, a tal proposito ho anche fatto un videomessaggio alla città”.
Il dirigente delle attività finanziaria Stefania Finocchio ha illustrato invece gli aspetti tecnici del documento: “Abbiamo incontrato notevoli difficoltà, è un bilancio di previsione triennale, ma ancora risente nella sua totalità delle conseguenze del dissesto, di tutte le annotazioni fatte dal ministero che riguardano siano le entrate, in passato sopravvalutate, che le spese effettive dell’Ente.
Abbiamo cercato di porre un inizio, di valutare le entrate sul trend storico effettivo degli ultimi cinque anni. Il commissario ha innalzato al massimo le entrate dell’Ente. Abbiamo cercato di rispettare il principio di continuità. Il bilancio ha risentito il principio della competenza finanziaria che sostiene che tutte le obbligazioni devono essere inserite in bilancio quando perfezionate. Il bilancio risente dell’attività di pulizia che abbiamo intrapreso dallo scorso anno, in particolare abbiamo diminuito il tempo medio dei pagamenti, nel 2016 l’Ente lavorava a 185 giorni, ora siamo scesi nel 2018 a 66 giorni, stiamo lavorando per rispettare i 30 giorni. Il trend del 2019 è di 12 giorni. Altro aspetto utilizzo anticipazione di tesoreria, la legge consente all’Ente di utilizzare l’anticipazione in caso di momentanee deficienze di cassa, negli ultimi 4 anni era diventato una sorta di prestito all’Ente, il Comune non ha mai lavorato con i propri fondi, causando un problema di pagamento di interessi. Seppur lentamente stiamo cercando di eliminare gli aspetti ingessanti e penalizzanti per l’Ente.
Sulle entrate sottolineo dato delle multe, abbiamo previsto un dato di 600 mila euro rispetto allo scorso anno, ma lo abbiamo fatto chiedendo a TerniReti una proiezione per tutto l’anno rispetto a quanto verificatosi nei primi mesi dell’anno”.