Sono stati accompagnati ieri dalla Polizia di Stato al CPR di Potenza i due cittadini rumeni scarcerati per fine pena dal carcere di vocabolo Sabbione; l’espulsione è scattata immediatamente a causa della loro pericolosità sociale.
Quarantasette anni il primo, residente a Roma, era stato arrestato nel 2013 per tentato omicidio e sequestro di persona, quando, dopo aver maltrattato la moglie, aveva aperto i rubinetti del gas e rinchiuso i tre figli minori all’interno di una stanza dell’appartamento, brandendo un accendino e minacciando di far saltare tutto in aria. Solo l’arrivo delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco aveva scongiurato la tragedia. Era stato condannato a 8 anni e 4 mesi di reclusione.
Il secondo, di trent’anni, ha invece collezionato condanne per rapina, furto in abitazione, furto con strappo e ricettazione tra Anzio e Velletri e per questi reati era stato condannato per un totale di 8 anni e 10 mesi.
Ad entrambi, l’Ufficio Immigrazione ha notificato il decreto di allontanamento dal Territorio Nazionale per motivi imperativi di Pubblica Sicurezza e sono stati subito accompagnati al Centro di Permanenza e Rimpatrio, dove rimarranno il tempo necessario alla rimozione degli impedimenti all’accompagnamento in frontiera.