“Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale” (art. 578 del Codice Penale), questa l’accusa con la quale la 27enne ternana, madre del piccolo abbandonato trovato morto nei pressi di un supermercato, attualmente in stato di fermo. La donna è stata interrogata in Questura nella mattina di oggi e, dopo tre ore di colloquio con gli agenti, è crollata, confessando l’orrenda verità.
Secondo quanto riferito dalla donna, al momento ai domiciliari su disposizione del Pm titolare del fascicolo d’inchiesta, Barbara Mazzullo, avrebbe dato alla luce il piccolo in casa, dopo aver nascosto la gravidanza a tutti, compreso il compagno e i famigliari, che non si sarebbero mai accorti di nulla vista anche la corporatura robusta della donna. Una volta partorito in casa, lei stessa avrebbe abbandonato il feto nel luogo del ritrovamento, con la speranza, forse, che qualcuno potesse trovarlo e salvarlo. Agli agenti avrebbe confessato di non avere i mezzi economici per permettersi il bimbo.
ORRORE A TERNI, NEONATO RITROVATO MORTO IN SUPERMARKET
A dare una svolta alle indagini è stata l’attività degli agenti della Digos, coordinati dal dirigente Marco Colurci, che, grazie a uno scontrino trovato nella busta dove giaceva il corpicino e ai riscontri con alcuni testimoni, sono riusciti a risalire alla donna.
Sabato mattina saranno esperiti gli esami autoptici sul piccolo dal prof. Bacci; secondo i risultati della perizia, la posizione della donna potrebbe ulteriormente aggravarsi.
Modificato il 7 agosto