Un nuovo sequestro all’interno dell’acciaieria Ast di Terni porta la data di oggi, 27 luglio: dopo l’operazione dello scorso 23 giugno denominata ‘Acciaio sporco’, questo pomeriggio una decina di uomini del NIPAF, il Nucleo Investigativo polizia ambientale e forestale, del Comando Provinciale di Terni del Corpo Forestale dello Stato, hanno infatti effettuato il sequestro di rifiuti, nello specifico di rottami ferrosi, contenuti in sei tir all’interno dell’acciaieria Ast. Il sequestro si è reso necessario, fanno sapere le forze dell’ordine, per presunte irregolarità sulla natura dei rifiuti stessi.
Le attività di indagine e gli accertamenti di rito si sono svolti nel primo pomeriggio di oggi (27 luglio): intorno alle 15, l’elicottero del Corpo Forestale dello Stato si è alzato in volo dallo stabilimento dirigenziale di Ast di viale Brin per tornare alla base di Foligno. In base ad alcune indiscrezioni, l’incontro di oggi tra gli agenti della Forestale e l’amministratore delegato Massimiliano Burelli, riguardo all’inchiesta ‘Acciaio sporco’, era già in programma. L’attività di controllo dei Forestali prosegue, sempre nell’ambito dell’operazione ‘Acciaio sporco’ e volta a verificare la ‘purezza’ dell’acciaio inox.
Dall’azienda fanno sapere che l’incontro era già programmato da tempo e sarebbe stato del tutto formale tra l’ad Ast Massimiliano Burelli e i dirigenti della Guardia Forestale, ma, probabilmente, chi ha parlato non sapeva di un contestuale comunicato stampa del Corpo Forestale che annunciava i controlli in corso da parte degli agenti su un carico di 6 tir. E non è tutto. Nei giorni scorsi la Prefettura aveva annunciato per oggi la firma di un’intesa con Ast proprio sul tema sicurezza, incontro che, nella serata di ieri, è stato precipitosamente annullato. Forse una coincidenza, ma tutto porterebbe a pensare che in realtà i dirigenti Ast sarebbero stati impegnati oggi in altre faccende. Sarà ora la dottoressa Eleonora Calamita, che coordina le indagini dei forestali, a valutare i risultati delle indagini di oggi e a decidere se le indagini saranno destinate a proseguire.
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