Sono entrambi minorenni i due giovani arrestati i giorni scorsi dalla Polizia di Stato di Terni,T.D. diciassettenne ternano e B.A. quindicenne rom.
Stando a quanto hanno affermato questa mattina in una conferenza stampa presso la Questura di Terni, il dirigente della Squadra Mobile di Terni Alfredo Luzi e il dirigente della Volante Giuseppe Taschetti, il 17enne ternano svolgeva attività di spaccio di droga e il suo arresto è avvenuto nell’ambito di un’operazione antidroga della Mobile. “Già da tempo” ha illustrato il dr. Luzi “abbiamo messo in campo pattuglie di controllo per monitorare e controllare il fenomeno del piccolo spaccio all’interno della movida ternana”, l’obiettivo, ha continuato Luzi è quello di disegnare una “mappatura dell’azione dei pusher sul suolo ternano”, identificandone movimenti e metodologia. I controlli, che erano stati identificati in vista della chiusura delle scuole e dell’inizio della stagione estiva, avevano portato all’attenzione e al monitoraggio degli uomini della Volante T.D, giovane studente fuoricorso impegnato a spacciare elevante quantità di stupefacente ai coetanei.
Proprio l’altra sera, gli investigatori hanno seguito il giovane pusher allontanarsi dalla sua abitazione per incontrare alcuni coetanei. Gli uomini della Volante hanno visto chiaramente il ragazzo lasciare il gruppetto di giovani “clienti” per poi tornare con qualcosa in mano da consegnare loro, una quantità di stupefacente prelevato dal garage condominiale che il pusher aveva adibito a sua sede operativa. Un successivo blitz della polizia presso il garage del ragazzo ha permesso di rinvenire una significativa quantità di droga sintetica (MDMA) già suddivisa in 50 dosi da circa 0,30 gr, pronta per la consegna e 50gr di marijuana ancora da separare. Colto con le “mani nel sacco” il giovane ha tentato di giustificarsi affermando che si trattasse di droga per uso personale. Scusa, questa ben poco credibile considerata l’ingente quantità degli stupefacenti nonché la serie di attrezzi del mestiere rinvenuti nel box: bilancini di precisione, bustine e ritagli di cellophane, il tutto racchiuso all’interno di scatole di pomodoro.
Per lui, il pm Flaminio Monteleone ha disposto l’arresto.
Gli inquirenti sospettano ora che il traffico in cui il giovane era implicato, frazionato in piccoli satelliti, faccia capo ad una rete avente la sua base fuori dai confini ternani.
Il secondo degli arresti invece, come spiegato dal dr. Taschetti, rientra nella sfera dei furti in abitazione, terreno scottante a Terni, dopo la rapina e l’omicidio ai danni dell’anziano Giulio Moracci. Anche in questo caso, vittima prescelta per la rapina era un’anziana, fortunatamente rimasta illesa.
Taschetti ha insistito nel precisare che l’arresto del ragazzo è stato possibile grazie anche al fondamentale contributo di una cittadina, adducendolo come prova dell’importanza della “sinergia tra cittadini e forze dell’ordine” per arginare fenomeni criminali di questo tipo.
La cittadina ternana, infatti, nel primo pomeriggio di ieri si trovava a passare in bicicletta presso via N.Sauro quando la sua attenzione era stata attirata da una giovane, abbigliata con i colori sgargianti tipici del costume rom, in piedi di fronte all’entrata di un’abitazione. Decisa a capirne di più, la donna si è fermata e ha visto chiaramente scendere dall’edificio con fare sospetto un altro giovanissimo rom. I due si sono poi allontanati insieme ad un’altra ragazza della stessa nazionalità. La donna ha dunque fotografato il terzetto e si è messa in contatto con il 113 che, inviata una pattuglia sul posto, ha fermato e accompagnato in Questura i tre.
Come si capirà poco dopo, i tre avevano tentato un colpo presso l’abitazione della donna, ma i risvolti hanno preso la forma di un inquietante aneddoto. L’anziana, come lei stessa racconterà, al momento del fatto stava riposando, quando è stata destata dai rumori dei rapinatori nella sua abitazione. Ancora in dormiveglia la donna ha chiesto chi ci fosse in casa e i ragazzi, con macabra ironia hanno risposto “i ladri”. A questo punto convinta di star ancora sognando, la donna si è rimessa a dormire. Il fatto ha però spinto i giovani ladri a desistere dal loro intento e ad allontanarsi dall’abitazione, ma non abbastanza rapidamente.
Condotti in questura i tre si sono tutti dichiarati minori di 14 anni e dunque non imputabili, ma controlli incrociati hanno portato alla luce un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del Tribunale di Roma da cui il ragazzo, B.A era stato colpito lo scorso gennaio. Dal documento si è scoperto che il giovane rom era nato nel 2000 e che dunque non poteva avere meno di 14 anni. Per lui il pm Monteleone ha disposto l’arresto. Le sue compagne sono invece una 15enne incinta e una 13enne dentro il cui reggiseno sono stati rinvenuti due cacciavite e un paio di piccole forbici utilizzate per scassinare le serrature delle abitazioni.