Nuova giunta e vecchi dubbi per il teatro Verdi di Terni, da quasi 10 anni in stato di abbandono per via di un iter politico-burocratico che ne ha ostacolato il progetto di restauro. Il presidente del comitato civico Roberto Carelli, dopo le 2400 firme raccolte a sostegno del proprio Manifesto per rilanciare all’attenzione della politica la questione teatro, esprime le sue considerazioni per gli assessori scelti dal sindaco Leonardo Latini; Enrico Melasessche ai Lavori Pubblici, Fabrizio Dominici con le deleghe al Bilancio ed alle Partecipate (quindi i cordoni della borsa, Organismo Straordinario di Liquidazione a parte) e Andrea Giuli con delega Cultura.
“Auspichiamo – sottolinea Carelli – che il metodo che si utilizzerà per la redazione del nuovo progetto non sia viziato da limitazioni ideologiche né tantomeno da spinte lobbistiche quali quelle che si sono viste in corso di campagna elettorale e che potrebbero portare alla edificazione della ennesima cattedrale nel deserto. Spendere soldi pubblici per creare una scatola vuota ed inutilizzata (quale è oggi, ad esempio, il Centro Multi Mediale) costituirebbe, a nostro avviso, un riproporre schemi già utilizzati dalla coalizione che ha governato Terni fino ad oggi e che costituiscono un pessimo esempio”.
Il presidente esprime considerazioni non troppo lusinghiere suoi nuovi arrivati, specialmente sul Dominici e Giuli. Sul primo, ‘sconosciuto’ ancora in città e quindi non ‘giudicabile’ neanche per i suoi trascorsi se non per l’alto profilo professionale maturato fino a questo momento nel suo campo, Carelli dubita: “speriamo non sia esperto nella apertura, chiusura e gestione di Società Offshore basate in Paradisi Fiscali e attività elusive ai limiti della legalità vista la contiguità territoriale di Rimini con la Repubblica di San Marino (al netto degli accordi più recenti sulla trasparenza bancaria)”.
Ancora più pesante il parere su Andrea Giuli, che invece a Terni è molto ben conosciuto, sia come professionista che come uomo da sempre impegnato nelle attività culturali della città, alle quali ha prestato, sempre, attivo e sincero impegno: “In proposito siamo certi di interpretare il sentimento di molti nostri concittadini – conclude Carelli – quando ci chiediamo: “in base a quali meriti è stata assegnata questa Delega che riteniamo importantissima?”. La speranza del Comitato è che non sia solo per amicizia e per avere in comune con il Sindaco il fare “scarpinate in montagna” dato che, in questo caso, l’Amministrazione non ci guadagna”.
(la foto si riferisce a una protesta nei confornti dell’ultima amministrazione Di Girolamo)