Al teatro Secci di Terni, martedì 3 e mercoledì 4 aprile, alle 21 la Stagione di Prosa prosegue con Otello di William Shakespeare. Nei panni del Moro di Venezia c’è Massimo Dapporto, versatile attore che si divide abitualmente tra teatro, cinema e televisione, Maurizio Donadoni interpreta Iago, Lucia Lavia è Desdemona. Completano il cast Federica Fabiani (Emilia), Gabriele Tesauri (Montano), Woody Neri (Cassio), Matteo Alì (Roderigo). «Non una tragedia della gelosia, ma un dramma d'amore, in cui il protagonista si trova preda di un sentimento tanto potente da fargli perdere la ragione», così il regista Nanni Garella descrive il suo Otello definendolo «un grande dibattito sulla fragilità della natura umana». I numerosi temi affrontati in questa nuova messinscena della tragedia shakespeariana, tradotta e adattata dallo stesso Garella, vanno oltre quello classico della gelosia portata alle estreme conseguenze: il pregiudizio razziale, lo scontro tra occidente e oriente, una storia che ritorna e costruisce nella mente un immaginario di guerre vicine e devastanti. A contrapporsi sono, però, in primo luogo due visioni del mondo: quella di Otello – bellezza e armonia, nobiltà, lealtà, amore – e quella di Iago, che disegna un mondo abietto e volgare in cui, nella totale assenza di ideologia, regna il pragmatismo più spregiudicato. «Nell’Otello di Shakespeare – scrive il regista nei suoi appunti di drammaturgia – alla fine perdono tutti, i nobili e i malvagi: Desdemona, Emilia, Roderigo assassinati, Otello suicida, Iago travolto dai suoi stessi inganni e dalle sue trame scellerate. Tutti fanno scelte sbagliate. Il mondo non ritrova il suo equilibrio, dopo l’atto estremo di Otello e il sacrificio di sua moglie: come dopo un’eclissi di sole e di luna – stralcio simbolico di una immagine barocca – l’uomo resta sotto un cielo vuoto. Nessuno ha la meglio, alla fine. In realtà, il mondo somiglia molto di più a come lo immagina Iago, ma anch’egli ne è travolto. Cosa resta, dopo gli assassini, i suicidi, il crollo della fiducia, della fedeltà e dell’amore? Probabilmente solo la notte buia, il cupo abisso in cui precipita a volte la mente umana.» Lunedì 2 aprile, alle 17, presso il Centro Caos di Terni, il prof. Lorenzo Mango, docente di Storia del teatro moderno e contemporaneo, terrà un incontro introduttivo sull’Otello di Shakespeare. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.
Teatro: “Otello” di Shakespeare al Secci di Terni
Ven, 30/03/2012 - 12:05