TEATRO NUOVO AL M° MENOTTI: IL TLS SPIEGA IL “NO”. MA LE MOTIVAZIONI NON CONVINCONO. QUELLO STRANO RICHIAMO ALLA DEMOCRAZIA - Tuttoggi.info

TEATRO NUOVO AL M° MENOTTI: IL TLS SPIEGA IL “NO”. MA LE MOTIVAZIONI NON CONVINCONO. QUELLO STRANO RICHIAMO ALLA DEMOCRAZIA

Redazione

TEATRO NUOVO AL M° MENOTTI: IL TLS SPIEGA IL “NO”. MA LE MOTIVAZIONI NON CONVINCONO. QUELLO STRANO RICHIAMO ALLA DEMOCRAZIA

Sab, 21/02/2009 - 01:50

Condividi su:


di Carlo Ceraso

Il rifiuto del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” alla proposta di intitolare il Teatro Nuovo al M° Gian Carlo Menotti, e le conseguenti critiche giunte un po’ da tutte le parti, hanno convinto l’istituzione lirica a diramare nel pomeriggio un comunicato stampa. Per spiegare, almeno secondo le intenzioni del presidente Carlo Belli, la posizione assunta dallo stesso Tls. Peccato però che le motivazioni a cui si richiama il consiglio direttivo non solo non sembrano convincenti ma in qualche caso si rivelano un vero e proprio flop.

Le colpe dei media – Tanto per gradire, la prima critica si concentra sulla stampa: “si esprime rammarico e preoccupazione riguardo al linciaggio mediatico perpetrato a mezzo stampa cartacea e online nei confronti del parere espresso riguardo l'idea di intitolare il Teatro Nuovo al compianto Maestro Giancarlo Menotti”. E’ quanto meno insolito che il Cda confonda il diritto di critica con il ‘linciaggio’, ma tant’è. Tuttoggi.info, che per primo aveva anticipato la notizia, aveva evidenziato che la decisione era da considerarsi legittima, seppur poco rispettosa della volontà del Comune, di gran parte dei cittadini e della stessa figura del M° Menotti (clicca qui).

Le motivazioni – il comunicato dell’avvocato Belli continua poi con le motivazioni assunte dal Consiglio direttivo che vale la pena riportare integralmente: “si premette che uno dei principali sostenitori del Maestro Menotti perché scegliesse Spoleto quale sede del festival fu Adriano Belli. Si ricorda infatti che nel 1956 – 57 il M° GianCarlo Menotti, che all'epoca risiedeva a New York, decise di allestire un festival musicale ed era alla ricerca di una città che potesse accoglierlo. Dalla selezione erano rimaste tre città: Mantova, Todi e Spoleto. Si ricorda che l'Avv. Adriano Belli accompagnava a Spoleto Menotti ogni volta che veniva in Italia, per convincerlo a sceglierla quale sede del Festival che aveva intenzione di allestire, tanto che (è Menotti che lo ha scritto in un suo libro) una volta venne in Italia senza nulla dire a Belli essendo suo desiderio visitare Spoleto da solo. Scrisse pertanto che giunse a Spoleto nel tardo pomeriggio, girò quasi tutta la notte, visita che proseguì il mattino successivo rendendosi conto che il consiglio di Belli era più che fondato e decise pertanto che Spoleto fosse la città per il suo Festival. Indiscutibilmente la città di Spoleto è unica, ma Menotti aveva necessità di almeno due teatri e Spoleto aveva tale dotazione: il Teatro Nuovo che era stato totalmente ‘modernizzato’ per merito del Teatro Lirico Sperimentale (fra l'altro la buca dell'orchestra, i camerini, ecc.); il Teatro Caio Melisso che, oltre ad alcuni lavori nella sala, aveva la necessità di un foyer e Belli propose di ricavarlo dal museo sottostante collegandolo con una scala che il M° Menotti chiamava la “Scala Belli”. Fu questa situazione che portò a scegliere Spoleto quale sede del Festival oltre naturalmente la bellezza della città. Quindi gran merito per la scelta è da accreditarsi alla presenza del Teatro Lirico Sperimentale. Indiscutibilmente il Festival creato da Menotti con inizio dal 1958 è importante, anzi importantissimo. Anche perché ha fatto sì che la città di Spoleto costituisse un importante centro artistico musicale e la sua attività deve proseguire nel nome dell'indimenticabile maestro. Non riteniamo peraltro che il Teatro Nuovo possa essere a Lui intestato avendo avuto una brillante anzi brillantissima attività fin dalla sua inaugurazione (1864) così come è a tutti noto e come risulta da quella documentazione ricercata ed esposta da Adriano Belli nel ‘museo del Teatro’. Museo inserito nella guida Touring Club Italiano ma attualmente riposto in numerose casse con grave pericolo anche di deterioramento. Pertanto questo Consiglio Direttivo ritiene che il Teatro Nuovo debba conservare la sua denominazione storica, ormai nota nel mondo e che ha accompagnato lo straordinario prestigio conseguito per un secolo e mezzo. Il Consiglio Direttivo giudica comunque non solo doveroso ma non procrastinabile che la Città di Spoleto onori la memoria di Giancarlo Menotti nelle forme più dignitose e adeguate allo scopo“. Motivazioni che appaiono come una lunga lista della spesa, più che delle serie considerazioni in merito alla decisione presa. Senza considerare la palese contraddizione nelle parole stesse del Consiglio: se merito c’è stato, e c’è stato, lo si deve in primis alla Città di Spoleto che disponeva di 2 teatri. Il Caio Melisso, realizzato nel 1600, e il Teatro Nuovo che, come ricorda lo stesso Belli fu inaugurato nel 1864 (il 3 agosto). Per la precisione ben 83 anni prima che Adriano Belli fondasse il Tls e 94 anni prima che Menotti aprisse il sipario del Festival dei Due Mondi.

Il silenzio – l’avvocato Belli comunque sorvola sul dire quanti e quali membri del Consiglio fossero presenti alla riunione del 16 febbraio. Di sicuro, a quanto è dato sapere, non c’erano il sindaco Brunini, l’assessore Flamini, il consigliere Pinchi e il delegato del comune Libori.

Il flop – Ma è nella chiosa finale che si assiste ad un autogol dello stesso avvocato Belli. Quando il presidente scrive che “quella dello Sperimentale vuole essere soltanto una voce all'interno del dibattito, sempre che di dibattito ancora si tratti e che la volontà di ‘iniziare a discutere’ non svanisca a furor di popolo, riguardo all'opportunità di una decisione che in fin dei conti spetta soltanto all'Amministrazione Comunale”. Ecco, appunto: se la decisione pro-Menotti vede i favori della maggioranza popolare appare persino superfluo discuterne. Che spetti poi alla Amministrazione la decisione finale non c’era neanche il bisogno di ricordarlo. E per due motivi: il primo è che la Giunta ha già deciso per l’intitolazione al M° Menotti; il secondo è che ogni Giunta viene sempre eletta dalla maggioranza del (se non a furor di) popolo.

Infine, ma non da ultimo, vale ricordare che l’assessore Flamini aveva già proposto anche il titolo “Teatro Nuovo – Gian Carlo Menotti” proprio per salvare… capra e cavoli! Ma al consiglio direttivo del Lirico Sperimentale questa proposta – riportata da tutti i media – deve esser sfuggita.


Condividi su:


ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community
necrologi_spoleto

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!