La Terza Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Enzo Ronca, ha approvato a maggioranza, con il voto contrario dell'opposizione, il disegno di legge delle Giunta che aumenta la tassa di concessione regionale per l'esercizio venatorio. Il provvedimento prevede un aumento della tassa regionale per l'esercizio venatorio, dagli attuali 66,62, ad 84 euro. La Giunta regionale, nel disegno di legge che dovrebbe essere portato ai voti dell'aula entro il 31 dicembre, motiva la decisione adottata con la necessità di “conseguire i mezzi finanziari necessari per realizzare i fini previsti dalla legge umbra sulla caccia”, precisando che il gettito in aumento “sarà utilizzato nell'ambito della pianificazione e della gestione faunistico ambientale, finanziando prioritariamente interventi diretti sul territorio”. La nuova ripartizione le dei fondi stanziati dal Bilancio regionale prevede di destinare: il 5 per cento, agli interventi diretti della Regione; il 7 alle attività dell'osservatorio degli habitat naturali e delle popolazioni faunistiche; il 23 per cento “la prevenzione ed al rimborso dei danni arrecati alle produzioni agricole dalla fauna selvatica; il 65 alla pianificazione faunistico ambientale e venatoria (fondi che saranno suddivisi al 50 percento tra Province e Atc)”.Il presidente Ronca ha evidenziato che “la proposta della Giunta è stata sottoposta al confronto con le categorie durante l'audizione a cui hanno partecipato rappresentanti delle Province, degli Ambiti territoriali di caccia (Atc) e della Consulta venatoria. L'adeguamento della tassa a quanto previsto anche da una legge nazionale (varata nel 2005 dal Governo Berlusconi) risponde all'esigenza di fornire una adeguata dotazione finanziaria alla legge regionale e soprattutto di destinare maggiori risorse per la politica faunistico venatoria degli Atc, per l'Osservatorio faunistico regionale e per i risarcimenti dei danni causati alle colture dalla fauna selvatica (che nel 2006 non sono stati rimborsati per scarsità di fondi).
Sulla votazione interviene il Consigliere di AN, Franco Zaffini: “Confermiamo una profonda contrarietà nei confronti di un provvedimento che riteniamo iniquo e inutile: iniquo perché colpisce allo stesso modo il ‘cacciatore esperto' ed il falconiere (o chi caccia con l'arco), inutile perché in una dinamica già chiaramente calante delle licenze di caccia, l'ulteriore inasprimento della tassa, accelerando l'assottigliamento del mondo venatorio, determinerà in definitiva un minor gettito in valore assoluto”. Il Consigliere aggiunge inoltre:” Denunciamo le gravi irregolarità formali compiute dalla maggioranza, che hanno determinato la sottrazione dei tempi regolamentari a beneficio del dibattito allo scopo di poter applicare l'inutile e iniqua tassa fin dal prossimo anno 2008. Esprimo soddisfazione per l'approvazione degli emendamenti, sottoscritti insieme al collega Lignani Marchesani e miranti a ricondurre una distribuzione certa delle risorse tra province e Ambiti ed a vincolare le risorse di gestione alla conduzione diretta da parte appunto degli Ambiti territoriali di caccia (Atc). Anche una maggioranza sorda e cieca – conclude – non ha potuto che riconoscere la giustezza delle nostre posizioni, tanto che gli emendamenti sono passati in commissione all'unanimità. Rimangono aperte tutta una serie di altre questioni che faremo valere in aula nel corso della discussione alla quale fin da ora invitiamo tutti i cacciatori a partecipare”.