Parte la corsa al tartufo bianco. Da domenica 25 settembre fino al 31 dicembre è aperta ufficialmente la ricerca al prezioso e prelibato “Tuber Magnatum Pico”, la trifola, regina indiscussa della tavola, apprezzata ormai in tutto il mondo.
Attualmente i tesserini rilasciati dagli uffici della Comunità Montana Alta Umbria (sede di Gubbio e Città di Castello) sono in totale 1960. Nel corso del 2016, dopo aver sostenuto le prove previste dalla normativa vigente con esame finale ed aver versato 111,55 euro di tassa governativa (prevista ogni anno) gli aspiranti tartufai sono stati 87 (82 uomini e 5 donne). In particolare sono sempre più i giovani che si avvicinano a questa attività, simbolo della tradizione locale e non solo, alcuni con meno di 18 anni di età (la legge prevede il rilascio del tesserino a partire da 14 anni) che seguono gli insegnamenti dei padri e dei nonni. Aumento di iscrizioni anche fra coloro che, in età avanzata, soprattutto pensionati, decidono di acquistare un cane ed armarsi di “vanghino” e “bisaccia” per abbinare alla ricerca del tartufo anche una sana attività fisica in giro per i boschi.
Non in maniera significativa, infine, ma sempre in più rispetto agli anni scorsi, gli uffici della Comunità Montana rilasciano tesserini agli stranieri che, anche in questo, dimostrano di essersi perfettamente integrati nel tessuto sociale locale anche sotto il profilo della storia e delle tradizioni.
Il crescente interesse verso la ricerca del tartufo è sostanzialmente legato a due fattori: la possibilità di integrazione del reddito familiare, soprattutto degli addetti all’agricoltura, e all’attività che di per sè rappresenta un momento di sinergia con l’ambiente naturale e con il proprio cane
Questo è quanto dichiarato dal Commissario della Comunità Montana Alta Umbria, Mauro Severini, che sottolinea, in riferimento alle previsioni di raccolta della preziosa trifola anche in termini di qualità e quantità, come, “secondo gli esperti, il 2016 dovrebbe preludere ad una buona annata a partire dal 20 ottobre, quando il tartufo presenta le migliori caratteristiche di profumo e sapore. C’è da dire che l’Alta Umbria – conclude Severini – presenta un ambiente naturale particolare che garantisce comunque una raccolta adeguata anche quando la stagione metereologica non favorisce la formazione della trifola”.