Fa discutere l’abbattimento di numerose piante in una pregevole faggeta in Valsorda (Gualdo Tadino).
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, infatti, proprio ieri (domenica 26 aprile), ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico per accertamenti ambientali sulla legittimità o meno di un così consistente taglio boschivo sull’Appennino umbro-marchigiano.
“Auspicando anche l’adozione di opportuni provvedimenti” il Gd’IG ha coinvolto anche Ministero dell’Ambiente, Regione Umbria, carabinieri forestali, Agenzia forestale regionale, Soprintendenza e Comune di Gualdo Tadino, e informato per conoscenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia.
“Il bosco – fa sapere il Gruppo d’Intervento Giuridico – è tutelato con vincolo paesaggistico e l’area rientra nel sito di importanza comunitaria ‘Monti Maggio-Nero’ ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora. Ogni intervento, compresi i tagli boschivi pur nei boschi governati a ceduo, dev’essere sottoposto a preventivo e vincolante procedimento di valutazione di incidenza ambientale“.
“Nel periodo primaverile ed estivo – aggiunge l’associazione ecologista – sono vietati tutti gli interventi che possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica. Il disturbo, danneggiamento, uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare eventuali estremi di reato“.