Il presidente di Eurochocolate dopo una telefonata con il sindaco tifernate ne ha proposto l'utilizzo gratuito per gli organizzatori | Resta da vedere se questi accetteranno l'offerta, poche ore prima avevano smentito le parole di Secondi
Dopo l’annuncio sul forfait di Altroccioccolato per il 2023 – e il botta e risposta tra organizzatori e Comune (pomo della discordia le tensostrutture negate con tanto di rimpallo di responsabilità) – in queste ore è arrivata anche un’importante svolta che potrebbe salvare l’edizione del prossimo ottobre
Segnali di una possibile tregua sono giunti proprio da parte del sindaco Luca Secondi. Il primo cittadino ha infatti annunciato che il presidente di Eurochocolate Eugenio Guarducci, durante una telefonata tra i due, ha manifestato la propria disponibilità a donare l’utilizzo gratuito delle tensostrutture all’associazione Umbria Equo Solidale, al fine di permettere lo svolgimento della manifestazione.
Il presidente Guarducci ha infatti chiesto formalmente al Comune di Città di Castello, attraverso la persona del sindaco, di comunicare tale intendimento all’associazione organizzatrice nel caso intenda realizzare tale manifestazione. Lo stesso Secondi ha poi rinnovato, al contempo, la disponibilità dell’amministrazione comunale a riconoscere le medesime condizioni economiche degli anni precedenti per lo svolgimento dell’evento manifestazione. “Rimango in attesa di una vostra risposta nel caso vogliate accettare la disponibilità del presidente di Eurochocolate” ha concluso il sindaco con una lettera inviata ai responsabili dell’associazione Umbria EquoSolidale.
Poche ore prima…la polemica continua
Solo poche ore prima di questa possibile svolta Umbria Equosolidale era tornata sulle dichiarazioni dell’amministrazione comunale, smentendo di fatto gran parte delle parole del sindaco Luca Secondi, “mantenendo – aggiungono – la disponibilità a confrontarsi, purché si recuperi la necessaria serietà e rispetto“.
Lo staff della manifestazione ha negato innanzitutto di “non aver presentato le rendicontazioni” come sostenuto dal primo cittadino, ma di “averlo fatto sempre fatto nel rispetto del Protocollo d’Intesa. D’altro canto lo sblocco del saldo del contributo del 30% non sarebbe avvenuto se queste non fossero state regolarmente presentate. Le modalità concordate non sono mai state messe in discussione dall’attuale Amministrazione, mancando anche qualsiasi richiesta di integrazione che sarebbe stata fornita. Le parole del sindaco – sottolineano – risultano paradossali e lesive, contestando anche le procedure amministrative messe in atto da personale e funzionari stessi del Comune”.
Altro punto da smentire, per Umbria Equosolidale, è quello riguardante “la responsabilità, che non è tutta degli organizzatori” dato che l’associazione ha “contattato in primavera l’Amministrazione per confermare tutte le condizioni per realizzare la manifestazione, come sempre fatto da 10 anni a questa parte, incluse le indispensabili e prioritarie tensostrutture. L’assessore Guerri ci informò, tardivamente (inizio estate 2023) che queste non sarebbero state garantite. Abbiamo fatto subito presente che tale mancanza sarebbe stata insostenibile economicamente, visti gli oltre 50 espositori, il ricco programma e l’operato di decine e decine di volontari. Dopo aver cercato di porre rimedio a questa inedita situazione, abbiamo chiesto a sindaco e assessore di affrontare il problema in via straordinaria. In modo stupefacente, le nostre richieste sono state ignorate e siamo stati addirittura attaccati circa la nostra serietà e attendibilità. Il Comune avrebbe dovuto informarci prima della complessa e inedita situazione, per poterla affrontare insieme e consentirci di programmare alternative”.
Umbria Equosolidale aggiunge inoltre come “il Comune non sia intervenuto negli ultimi anni come unico soggetto pubblico sostenitore” ma “lo è stato solamente nel 2022, visto che nei due anni precedenti la manifestazione è saltata causa pandemia, e nel 2019 era ancora presente il contributo della Regione Umbria”. Gli organizzatori smentiscono infine “l’assenza di preavviso per la mancata edizione 2021”, la quale – dicono – “non fu realizzata per via delle normative anti-Covid. L’amministrazione precedente fu informata per vie informali e con una nota scritta del 7 ottobre 2021. Con la nuova amministrazione, poi, sono stati fatti incontri con il sindaco, dove fu proposto di recuperare l’evento nella primavera 2022, senza trovare tuttavia il necessario consenso, mentre in un incontro con l’assessore Guerri era stato predisposto, in modo concorde, un programma per rilanciare la manifestazione proprio ad ottobre”.