“Lo Svincolo di Scopoli deve essere realizzato con una rampa in entrata ed una in uscita, è il minimo che si possa fare, abbiamo già dovuto rinunciare al progetto a quadrifoglio per eccessivo impatto ambientale e non intendiamo rinunciare a quanto ci è stato promesso da due anni e nuovamente assicurato dallo scorso giugno. Restiamo assolutamente contrari alla proposta dell’onorevole del Movimento Cinque Stelle, Filippo Gallinella di chiedere la realizzazione di una sola rampa in uscita”. Questa la replica di Alessio Fiacco, portavoce del Comitato Val Menotre alle recenti dichiarazioni del deputato pentastellato.
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“Abbiamo condotto una battaglia senza precedenti per questo territorio – ricorda Fiacco – la richiesta di una svincolo a doppia rampa è stata da subito e da sempre voluta e sostenuta dal Comitato Valmenotre, dalla Comunanza Agraria e dalle pro loco della vallata ma non solo – sottolinea il portavoce Fiacco – l’opera è stata richiesta con forza e decisione anche dal Consiglio comunale che ha votato favorevolmente all’unanimità e dal Consiglio regionale anche in questo caso all’unanimità. Così come si sono espressi a favore i sindaci dei comuni della Valnerina, di qualsiasi colore politico ed estrazione civica”.
Un sostegno bypartisan, come si dice in questi casi, più unico che raro. “Persino in Parlamento si è trovata un’intesa con l’interrogazione presentata dal deputato di Forza Italia Pietro Laffranco e sottoscritta dalla vicepresidente della Camera dei Deputati, la piddina Marina Sereni – torna ad incalzare Alessio Fiacco – tra l’altro, per dirla tutta, sia in Consiglio comunale che in Consiglio regionale i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle non hanno mai votato contro, ma al più hanno preferito optare per una strategica astensione. La proposta dell’onorevole Gallinella – prosegue Fiacco – resta solo e soltanto una sua legittima proposta personale, condivisa al massimo dal suo partito ma in netto contrasto con la volontà degli altri rappresentanti umbri in Parlamento, della Regione dell’Umbria, del Consiglio comunale di Foligno e soprattutto da chi vive nella Val Menotre e nella Valnerina”.
Il Comitato Val Menotre non intende abbassare la guardia, ma anzi rilancia con forza la propria battaglia.
“E’ passata l’intera estate e metà autunno senza alcuna novità dopo le rassicurazioni del sindaco Mismetti e del presidente dell’Anas Armani – conclude Fiacco – noi siamo pronti a tornare in Parlamento per avere nuove risposte, chi vorrà darci attenzione ci vedrà ancora in prima linea”.