Superiori a scuola al 70%, difficile trovare posto per tutti: gli orari

Superiori a scuola al 70%, difficile trovare posto per tutti: gli orari

Massimo Sbardella

Superiori a scuola al 70%, difficile trovare posto per tutti: gli orari

Dom, 25/04/2021 - 11:07

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Dopo lo sdoppiamento iniziale le classi sono tornate "pollaio": gioco a tetris dei dirigenti per rispettare le norme anti Covid

Si fa presto a dire ritorno in classe. Se dopo un anno di emergenza Covid mancano gli spazi, i docenti aggiuntivi (tanti docenti Covid hanno accettato altri incarichi, nuove assunzioni con contratto Covid non se ne possono fare), le tecnologie digitali.

Da lunedì 26 aprile, sulla base del disposto combinato tra decreto riaperture del Governo e ordinanza regionale, nell’Umbria da zona gialla gli studenti delle scuole superiori tornano in classe in presenza al 70%. Che è il limite minimo previsto dalla normativa nazionale per le regioni in zona gialla.

Rebus presidi

Un limite che ha spiazzato molti governatori, che avrebbero voluto un maggior margine di manovra, nella fascia 60-100%. E soprattutto ha spiazzato i presidi, che già dopo le anticipazioni di stampa, quando ancora il decreto non era stato pubblicato, hanno iniziato, insieme ai loro collaboratori, a vedere le possibili soluzioni. Perché per far rientrare in classe il 70% degli studenti, con le regole anti Covid previste, a cominciare dal distanziamento, in molte scuole non c’è spazio. Soprattutto nei plessi ubicati in centro storico, ma non solo.

Al Liceo Classico “Mariotti“, diviso tra la sede storica e quella degli Sciri (le cui spesse mura edificate a scopo difensivo oggi sono diventate una barriera contro Internet), rifare il nuovo orario è stato come giocare a tetris. Anche perché alcune classi, sdoppiate in avvio con il sistema dei docenti con contratto Covid e poi riunificate con la Dad, hanno anche più di trenta ragazzi. Le famose classi “pollaio”. E allora, a rotazione, alcuni studenti devono restare a casa e seguire le lezioni online, sempre che si riesca a garantire il collegamento. Privilegiata la presenza in classe dei ragazzi del primo anno (quarto ginnasio) e di quelli quinto, impegnati con la maturità.

Sulla bacheca dell’Itts “Volta” (dove a settembre erano state presentate le nuove aule, alcune già con i famosi banchi a rotelle) sono pubblicati gli orari della settimana dal 26 aprile e di quella dal 3 maggio. Sempre che la situazione generale non costringa a nuovi stravolgimenti. Ingressi scaglionati e didattica a distanza a rotazione: si ricomincia da come si era partiti a settembre.

Al Liceo Scientifico “Alessi” si è approfittato dei mesi in totale didattica a distanza per effettuare dei lavori in vista del ritorno degli studenti. Aule, queste ultime ampliate, ritinteggiate e dotate tutte di nuovi computer per le lavagne interattive multimediali. Già con il rientro al al 50%, la dirigenza dell’‘Alessi’ aveva pianificato per i sui 1.380 studenti una presenza alternata delle classi in turni di due giorni ciascuna. Orari che ora sono stati rivisti per consentire la presenza del 70% degli studenti.

Il dirigente Improta ha rivisto anche gli orari anche all’Itet “Capitini“. Con le classi prime e quinte (più altre) che avranno sempre lezione in presenza fino al 9 giugno. E le restanti che si alterneranno tra Dad e presenza, suddivise in due gruppi, secondo quattro periodi da lunedì 26 fino alla fine dell’anno scolastico.

Al Liceo Artistico “Di Betto” classi quinte sempre in presenza dal 26 aprile fino al 29 maggio compreso; dal 31 maggio al 9 giugno frequenteranno le lezioni in modalità Dad. Classi prime sempre in presenza dal 26 aprile fino 9 giugno compreso. Tutte le altre classi del liceo frequenteranno le lezioni, dal 26 aprile al 9 giugno, a settimane alterne, tra presenza e modalità Dad., secondo il calendario indicato.

Il nodo verifiche

Di scuola in scuola, poi, cambiano le regole rispetto ad alcune pratiche lasciate all’interpretazione dei dirigenti. Come per lo svolgimento delle verifiche. In alcuni casi si approfitta dei giorni in presenza per farle svolgere agli studenti in classe, limitando il rischio di copiare o di farsi aiutare da qualcuno a casa. Altri professori, invece, devono attenersi al rigido protocollo che vieta loro di toccare i fogli degli elaborati degli studenti, se non dopo una problematica sanificazione. E allora le verifiche si fanno rigorosamente nei giorni di Dad.

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