La sua scuola aveva organizzato per oggi una gita ad Orvieto ma lui rischiava di rimanere a casa. A risolvere il problema, che interessava un alunno disabile dell’istituto “V. Moretti” di Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo, è stato l’accordo tra l’Anp, associazione nazionale presidi, e Unitalsi (unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali). E così il ragazzo questa mattina ha potuto raggiungere Orvieto insieme ai suoi compagni di classe, grazie ad un pulmino appositamente attrezzato messo a disposizione gratuitamente dalla sottosezione di Giulianova dell’Unitalsi.
L’alleanza tra le due associazioni è nata dopo vari episodi di discriminazione di cui sono stati protagonisti, loro malgrado, alcuni studenti disabili a Livorno e Isernia. E prevede appunto il sostegno tra Unitalsi e scuole in casi come questi. Ad attivare la collaborazione, attiva per la prima volta, è stata la dirigente scolastica dell’istituto di Roseto, Sabrina Del Gaone. Le agenzie di trasporti a cui si era rivolta per organizzare la gita scolastica nella cittadina in provincia di Terni, infatti, non avevano pullman dotati di pedana per l’accesso per disabili. Così, con l’aiuto dell’associazione di volontariato, per lo studente sono stati messi a disposizione un pulmino e il personale dell’Unitalsi, che gli hanno permesso questa mattina di raggiungere Orvieto.
A commentare la riuscita dell’intesa sono stati il vice presidente nazionale dell’Unitalsi Dante D’Elpidio e quello dell’Anp Mario Rusconi, che in una nota definiscono il fatto “un segnale importante per tutti gli alunni disabili delle scuole italiane e per le loro famiglie per fare comprendere loro che non sono soli”. I due evidenziano che l’alleanza tra le due organizzazioni è “basata sulla volontà di fare incontrare il mondo della scuola con quello del volontariato con la finalità di abbattere ogni barriera culturale e architettonica”. Per attivare il servizio a favore delle scuole, esiste il numero verde Unitalsi 800.062026) “a disposizione dei presidi che non voglio arrendersi di fronte alla burocrazia e ai pregiudizi”.
