Una struttura ricettiva di Terni era stata trasformata in una casa di appuntamenti, con varie stanze affittate a prostitute italiane. Per questo motivo due ternani sono stati denunciati a piede libero dalla polizia, mentre la struttura è stata sequestrata.
Le indagini della polizia – che ha denominato l’operazione “Lupanare” – sono culminate mercoledì pomeriggio con la segnalazione, da parte del personale della seconda sezione della Squadra Mobile di Terni, all’autorità giudiziaria, per reati in materia di prostituzione, due ternani incensurati ultracinquantenni, titolari di una struttura ricettiva in zona Borgo Rivo.
In particolare, a seguito di alcune segnalazioni afferenti alla presunta presenza di prostitute all’interno della struttura in questione, gli agenti hanno effettuato, nelle ultime settimane, alcuni servizi di osservazione che hanno consentito di appurare come, delle 14 stanze di cui si compone la struttura stessa, alcune fossero state occupate da donne, tutte italiane e perlopiù provenienti da fuori regione, le cui utenze telefoniche erano peraltro presenti su alcuni siti internet di incontri.
Dalle testimonianze raccolte, è emerso che i clienti (insospettabili signori di ogni età) non venivano mai registrati e passavano davanti alla portineria senza mai essere fermati dai titolari.
Anche le prostitute sono state sentite dagli agenti ed alcune di loro hanno ammesso di essere venute a conoscenza della struttura grazie al passaparola tra “colleghe”.
Una di loro, in particolare, ha anche riferito di frequentare la struttura da mesi (solitamente dal lunedì al venerdì), intrattenendo, in media, rapporti con 10 clienti, con tariffe che andavano dalle 50 alle 100 euro, il tutto con il beneplacito dei titolari che, a suo dire, erano perfettamente al corrente dell’attività di meretricio posta in essere all’interno della struttura.
A conferma di come la struttura fosse assiduamente frequentata da “clienti” in tutte le ore della giornata, anche mercoledì mattina, prima di fare ingresso al suo interno, gli agenti della Squadra Mobile, unitamente a personale della locale ASL, hanno fermato una persona che, soltanto pochi minuti prima, aveva consumato un rapporto sessuale con una prostituta.
Pertanto, al termine dell’attività d’indagine, gli agenti hanno altresì provveduto al sequestro preventivo dell’intera struttura ricettiva.
(foto di repertorio)