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STELLA D'ITALIA E CROCE VERDE INSIEME NELLA GESTIONE DI UN PMA (POSTO MEDICO AVANZATO)

Redazione

STELLA D'ITALIA E CROCE VERDE INSIEME NELLA GESTIONE DI UN PMA (POSTO MEDICO AVANZATO)

Mar, 08/06/2010 - 13:10

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L'Associazione di Pubblica Assistenza “Stella d'Italia” e l'Associazione “Croce Verde” di Spoleto – con atto n° 323 dell'Agenzia delle Entrate di Spoleto del 18.03.2010 – si sono costituite in Associazione Temporanea di Scopo (ATS) al fine di attivare l'acquisto e la gestione di un Posto Medico Avanzato (PMA) completo di carrello attrezzato, tenda pneumatica e tutti i presidi medici necessari per la sua messa a disposizione principalmente dei Comuni dell' ambito territoriale della ASL 3, della Protezione Civile e per tutti gli interventi di emergenza che dovessero rendersi necessari. Infatti, è sempre più evidente la necessità – in caso di gravi incidenti stradali, catastrofi naturali (vedi, ad esempio, il deragliamento del treno per frana in Trentino Alto Adige), terremoti, eventi bellici o di altra natura che posso coinvolgere un alto numero di feriti etc – di disporre di idonee strutture per assistere sul posto quanti necessitano di cure ed affrontare quella funzione sanitaria definita TRIAGE. A tale scopo si utilizza comunemente una struttura denominata PMA che la Gazzetta Ufficiale del 12/05/2001 definisce “un dispositivo funzionale di selezione e trattamento sanitario delle vittime, localizzato ai margini esterni dell'area di sicurezza o in una zona centrale rispetto al fronte dell'evento”. L'origine storica dei PMA, in teatri operativi nazionali ed internazionali, risale al primo conflitto mondiale con le “Casualty Clearing Station” della sanità militare inglese adibite al recupero dei feriti dal fronte e ad un primo trattamento dei pazienti stessi per poi essere, una volta stabilizzati i loro parametri vitali, evacuati nelle retrovie in ospedali più idonei al proseguimento dei relativi trattamenti sanitari.

Il PMA rappresenta, dunque, una risorsa per raggiungere un fine umanitario mediante un'unità mobile di soccorso sanitario che si sposta su gomma costituita da un carrello attrezzato, da una tenda pneumatica ed i nuclei sanitario e logistico utili all'operatività del PMA stesso. Naturalmente, la struttura è gestita con il coordinamento che fa dei vari eventi che si rendessero necessari la centrale operativa del 118 che sta già definendo, per proprio conto, linee di intervento per i maxi incidenti. Dopo un'attenta ricerca di mercato abbiamo dunque formalizzato l'acquisto di una tenda pneumatica a quattro archi e del relativo carrello; il costo complessivo di tale attrezzatura è pari a circa € 50.000. Prevediamo di disporre dell'intera struttura del PMA entro il prossimo mese di agosto. Ad acquisizione avvenuta, si darà avvio ad una specifica campagna informativa e dimostrativa rivolta alle Istituzioni e privati del territorio che (con il coordinamento della ASL3) servirà a testare il sistema e la sua gestione in caso di maxi -emergenze. Inoltre, a cura dell'ATS, è già stato acquistato un idoneo mezzo fuoristrada necessario per il traino del carrello che ospita l' intera attrezzatura e l'equipaggiamento medico-sanitario.Per far fronte alla spesa abbiamo coinvolto Enti Pubblici, Fondazioni Bancarie ed Istituti di Credito oltre ad impegnarci direttamente come ATS a coprire l'eventuale differenza del finanziamento necessario. Si fa notare che il raggiungimento di questo ambizioso progetto costituisce una eccellenza per i territori che andrebbero di fatto a disporre di una struttura – al momento non presente nella regione dell'Umbria – indispensabile a gestire emergenze complesse non risolvibili con il solo apporto del servizio delle autoambulanze. Inoltre, il grande numero di volontari e l'esperienza maturata nel settore sanitario e di protezione civile dalle Associazioni costituitesi in ATS, nonché la vocazione naturale a portare soccorso ed aiuti in caso di bisogno, costituiscono la garanzia della continuità del progetto e la sua implementazione, nel tempo, con un secondo PMA.

Del progetto è stata già messa a conoscenza la Dott.ssa Gigliola Rosignoli (Direttore Generale della ASL 3) che ha espresso un formale apprezzamento “per la lodevole iniziativa intrapresa che porterà beneficio alla popolazione che risiede nel territorio aziendale”. Abbiamo anche ritenuto utile coinvolgere i ventidue Comuni che ricadono nell' ambito territoriale della ASL 3 anche per raccogliere eventuali utili suggerimenti al riguardo.


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