Il personale della Polizia di Stato di Assisi ha eseguito un provvedimento del gip di Perugia con il quale è stata disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la parte offesa (e applicazione del braccialetto elettronico) a carico di un 37enne cittadino del Marocco ritenuto responsabile del reato di atti persecutori verso la ex compagna.
Il provvedimento rappresenta l’epilogo di una serie di accertamenti investigativi realizzati dal personale del Commissariato di Assisi originati da più episodi, posti in essere dall’uomo nell’ultimo anno e consistenti in molestie e atti persecutori nei confronti dell’ex compagna. L’uomo che già durante la relazione non si era manifestato favorevole a che la donna lavorasse, le controllava il telefono e monitorava i messaggi da lei ricevuti e le chiamate in entrata e in uscita. La gelosia era tale che, in alcuni episodi, era arrivato a chiuderla in casa per impedirle di uscire, quando lui era fuori per lavoro.
A settembre dell’anno scorso la donna, esausta da tali comportamenti, aveva deciso di interrompere la relazione ma lui non aveva desistito. Infatti, non accettando la fine del rapporto, aveva iniziato a pedinare la vittima, raggiungendola sia a lavoro che a casa, monitorando costantemente i suoi spostamenti e chiedendole insistentemente di riprendere la relazione; atteggiamenti intensificatisi e diventati ancora più insistenti quando il 37enne aveva scoperto l’inizio di una nuova relazione della donna.
Tali comportamenti hanno ingenerato nella vittima un perdurante stato di ansia e paura che l’hanno indotta a mutare le proprie abitudini di vita ed a chiedere aiuto alla Polizia di Stato, presentando denuncia querela. Grazie agli accertamenti del personale del Commissariato di pubblica sicurezza di Assisi e sulla scorta delle risultanze investigative acquisite, il gip, su richiesta dell’Ufficio, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari in ordine ai fatti contestati, ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa con la prescrizione di non comunicare con lei neanche per interposta persona.
All’indagato è stato applicato il braccialetto elettronico. Il provvedimento è stato eseguito dal personale del Commissariato di polizia di Assisi.