Torna la stagione di prosa a Foligno al Politeama Clarici giovedì 9 gennaio, alle 21, con lo spettacolo “Il cielo sopra il letto”, interepretato da Luca Barbareschi, Lucrezia Lante della Rovere e Paolo Marconi.
Il testo dello scrittore, sceneggiatore e regista di britannico, David Hare, esplora la complessa e drammatica relazione tra Saverio, imprenditore benestante e vedovo, ed Elisabetta, la sua giovane ex-amante, insegnante in una scuola di periferia, che vive in una modestissima casa di un quartiere popolare. Elisabetta, che aveva vissuto per un periodo nella casa di lui, se n’era andata quando la moglie, ai tempi della loro relazione ancora in vita, aveva scoperto il legame tra la ragazza e il marito.
A un triennio di distanza dall’improvvisa e silenziosa fuga di lei, e un anno dopo la morte della moglie di lui, il divario tra i due sembra divenuto incolmabile: lei legge libri in autobus, lui è infelice padre di un figlio per cui spende i suoi soldi. Lei è impegnata nel recupero di giovani alunni precari, incarnando una certa sinistra militante, lui gira con l’autista, abita in una villa nel verde, è riuscito a farsi quotare in Borsa la propria catena di aziende di ristorazione, in breve riflette la tipologia più dinamica d’una nuova classe imprenditorial-conservatrice.
Il testo racconta l’incontro di una sola notte, tra i due ex innamorati, una notte in cui si riaccendono sia la passione erotica di un tempo sia le differenze ideologiche, unite a un senso di colpa schiacciante che li porterà ancora una volta a una separazione lacerante e allo stesso tempo inevitabile. E’ un incontro ma al tempo stesso un insanabile dissidio tra due solitudini, tra due mondi, due età, tra la cultura conformista di lui e l’anticonformismo di lei.
Skylight è stato originariamente prodotto dal National Theatre nel 1995, prima del trasferimento al West End e a Broadway, e ha vinto il Laurence Olivier Award come migliore nuova opera teatrale. Nel 1997 con la produzione che mise il testo in scena a Broadway, si è aggiudicato anche il Tony Award al miglior revival di un’opera teatrale.