Il Teatro Lirico Sperimentale “A.Belli” di Spoleto negli ultimi anni si è caratterizzato anche per la ricerca e la promozione di giovani artisti che operano nel settore delle arti contemporanee che hanno accompagnato con le proprie cifre stilistiche, ossia immagini rielaborate, disegni, stampe e quant’altro, la programmazione delle stagioni liriche.
Le contaminazioni delle varie forme di arte, dal canto alla fotografia, che si influenzano ed esprimono ciascuno alla propria maniera una sola idea è lo stesso motivo che muoveva Wagner quando ipotizzava il Gesamtkunstwerk; ovvero l’opera d’arte totale che inglobasse tutte le forme di linguaggio culturale dalla scrittura musicale, alla realizzazione della scenografia.
Partendo da questo presupposto, lo Sperimentale è diventato una vera e propria Factory, anche per quelli che si sono imposti come i nuovi esponenti della visual art che operano oramai nei circuiti internazionali. Come nel caso di Ester Grossi nata nel 1981 ad Avezzano con una laurea specialistica presso il DAMS di Bologna; all’attivo prestigiosi riconoscimenti fra i quali Premio Italian Factory 2010, finalista al Premio Cairo 2012, oltre ad essere stata invitata alla 54° Biennale di Venezia per il Padiglione dell’Abruzzo e che espone a Parigi, Colonia, Berlino, e nelle principali città italiane. La collaborazione con il Teatro Lirico Sperimentale parte dal 2011. La direzione del Lirico volle inserire come immagine icona della Stagione un suo lavoro intitolato Stop It! Da questo momento l’ente lirico umbro le ha commissionato tutte illustrazioni originali. Per la 68°Stagione Lirica Sperimentale l’artista abruzzese ha realizzato un lavoro intitolato Carminio, ispirandosi ad una foto della Tosca (messa in scena lo scorso anno dallo Sperimentale), che ritraeva il soprano Chiara Isotton e il tenore Paolo Lardizzone. “La scelta iconografica è stata fatta insieme a Claudio Lepore” afferma Ester “Abbiamo ragionato sull’idea che ci fosse un trasporto fra i due personaggi talmente forte, che ho deciso di tradurlo in un abbraccio che non avesse limite nelle figure dei protagonisti, che sembrano di conseguenza una sola persona. Ho voluto imprimere anche una sorta di movimento al blocco delle figure che simboleggiasse il suono espresso del canto e dalla musica dell’opera. La caduta del fiore che può essere letta anche come una goccia di sangue, richiama invece il dramma che sta per accadere”. ha continuato l’artista. La tecnica utilizzata è quella dell’acrilico e smalto la sensazione di tridimensionalità che riproducesse la sensazione della scena teatrale è data con lo spray per lo sfondo che va ad amplificare l’effetto delle luci.
Ma il sodalizio con Ester Grossi non è l’unico coinvolgimento con i giovani; il 2014 è il secondo anno che vede la partecipazione di Chiara Coccorese, artista napoletana classe 1982, finalista Premio Cairo 2013, che ha un “approccio narrativo con la fotografia”, a riproporre un mondo fantastico e fiabesco alla Alice nel paese delle meraviglie creando personalmente scene che poi fotografa e rielabora, ha illustrato inoltre il libro “Lo specchio dei desideri” di Jonathan Coe, Giacomo Feltrinelli Editore . Per lo Sperimentale anche lei ha realizzato un lavoro originale ispirandosi al dittico Il Giocatore e la Canzone dei Luoghi Comuni che vedrà la regia di Marco Martinelli.
Lo Sperimentale annovera inoltre collaborazioni con Desiderio Sanzi (milanese classe 1978) residente a Montecastrilli, pittore vincitore del Premio Italian Factory 2008, ha esposto per la Biennale di Venezia 2011 per il Padiglione Cuba, definito artista pop del surreale protagonista a Berlino qualche tempo fa, fra l’altro proprio per una mostra sugli esponenti della corrente. Desiderio è impegnato sul campo delle video installazioni, delle opere pittoriche di grandi dimensioni che articola generalmente in cicli di trilogie.
Lo Sperimentale ha collaborato inoltre con Youssef Nabil, cineasta e fotografo attivo sulla scena internazionale, ottenendo le immagine tratte da fotogrammi del cortometraggio “You Never Left” con Fanny Ardant presentato al Festival del Cinema di Cannes per illustrare Opera Migrante, per la regia di Mario Perrotta (Premio Ubu 2013), spettacolo che ha avuto il Patrocinio dell’ Unhcr Alto Commissariato per i Rifugiati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Ovviamente il Teatro Lirico ha sempre cercato di promuovere anche giovani artisti del nostro territorio come nel caso di Cosimo Brunetti, nato a Spoleto nel 1982, diploma di laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma che vive e lavora nella città umbra.