Jacopo Brugalossi
Temperatura bollente oggi al centro storico di Spoleto, ma non per il caldo. Corso Mazzini si è risvegliato stamattina con le pesanti ingiurie affisse alla vetrine di due esercizi commerciali chiusi e ormai da tempo in stato di semiabbandono. In Piazza del Mercato e in Via Arco di Druso, invece, i commercianti sono letteralmente “esplosi” contro l’amministrazione comunale, rea a loro dire di non aver mantenuto la parola data riguardo alla riapertura del traffico in Via Saffi una volta terminati i lavori. Ma andiamo con ordine.
Insulti in vetrina – Ci sono andati piuttosto pesanti gli ignoti che nottetempo hanno affisso dei cartelli pieni di ingiurie sulle vetrine dei due esercizi commerciali situati più o meno a metà di Corso Mazzini. “Vergogna zozzoni”, “Fate schifo” e “Come si può tenere una vetrina così in una città come Spoleto” sono alcuni degli epiteti impressi sulla carta con due diversi colori, rosso e nero. L’iniziativa non è stata affatto condannata dai vicini di negozio i quali dicono di essersi più volte lamentati per lo stato di abbandono di alcune vetrine.
Insorge Piazza del Mercato – Il secondo fronte “caldo” di giornata dista solo un centinaio di metri. Basta infatti spostarsi in Piazza del Mercato e in Via Arco di Druso per raccogliere i malumori dei commercianti di questa zona del centro, letteralmente inviperiti per i disagi che la mancata riapertura al traffico di Via Saffi sta causando alle loro attività. “I vertici comunali ci avevano assicurato che il traffico in Via Saffi sarebbe stato riaperto dopo la fine dei lavori – dicono a Tuttoggi.info – ci avevano anche indicato una data, il 28 giugno, è passato più di un mese e non si è ancora sbloccato nulla”. “E’ l’ennesima promessa non mantenuta dai nostri amministratori – ha detto qualcuno più arrabbiato di altri – come quando ci avevano assicurato che avrebbero rivitalizzato il centro storico riportando su tutti gli uffici e i servizi. Invece siamo ancora in piena agonia e la chiusura di Via Saffi non fa altro che aumentare il nostro isolamento”.
Ingorghi e gas di scarico – Ecco qual è il problema. Non essendo percorribile Via Saffi, i mezzi possono accedere in Piazza del Mercato attraversando l’Arco di Druso. Ed è proprio in questa strettoia che più volte durante il giorno auto e camion, che spesso non rispettano il semaforo, si incastrano letteralmente, dando vita a pericolosi ingorghi che non lasciano liberi di camminare i pedoni e ostacolano l’accesso ai negozi. “Senza contare – sottolineano gli esercenti – che coloro che si fermano al rosso ignorano l’indicazione di spegnere il motore e ci fanno respirare i loro gas di scarico”. Una situazione piuttosto spiacevole, specialmente per i ristoranti con tavoli all’aperto.
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