È vietato ogni utilizzo di acqua proveniente dal pubblico acquedotto che non sia per uso idropotabile: questo il contenuto principale dell’ordinanza, pubblicata all’albo pretorio del comune di Spoleto ed emessa dal sindaco, che esplicita anche ulteriori divieti di utilizzo dell’acqua:
1. Il divieto dell’uso di acqua proveniente dal pubblico acquedotto per innaffiare orti e/o giardini, per riempire vasche e/o piscine, nonché per usi diversi da quelli idropotabili, igienico sanitari e, in generale, di tutti quelli legittimamente indicati nel contratto di fornitura con il Gestore del Servizio Idrico Integrato;
2. Il divieto dell’uso di acqua proveniente da qualsiasi fonte di approvvigionamento per il lavaggio degli automezzi e dei piazzali (fanno eccezione tutte quelle situazioni per le quali è previsto uno specifico atto ordinatorio o prescrizioni autorizzative atte a ridurre inconvenienti igienico ambientali di altra natura);
3. Il divieto del libero deflusso dell’acqua da fontane private che, pertanto, devono essere dotate di idoneo rubinetto di chiusura che deve rimanere chiuso quando non viene utilizzata l’acqua. E’ comunque vietato l’utilizzo di acqua idropotabile per scopi puramente ludici.
4. Qualora per necessità di pubblico interesse o per il mantenimento di beni pubblici, oltre che per inderogabili e improrogabili necessità, si debba far uso dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto, il personale dipendente del Comune o soggetti appositamente incaricati, possono farne strettamente uso per garantire la buona conduzione del bene che in caso contrario potrebbe danneggiarsi irrimediabilmente.
Il provvedimento si è reso necessario a seguito del monitoraggio svolto dal Servizio Regionale Risorse Idriche dal quale è emerso un trend di carenza di precipitazioni che da gennaio interessa tutto il territorio regionale con un deficit medio superiore al 50% e con punte in alcune aree del 65%.