Verso il completo restauro la chiesa di San Claudio. Sono infatti iniziati in questi giorni i lavori di recupero di una porzione degli affreschi che si trovano nella parte sinistra della navata, che risalgono al 1393 ed attribuiti a Cola Petruccioli, e della calotta absidale e della parte sottostante dove si trovano dipinti ad affresco raffiguranti “San Giacomo e Madonna con Bambino”, scuola umbra del secolo XV; “Cristo e Angeli, Madonna in trono e Santi, Annunciazione”, scuola orvietana del 1393 e “Testa di San Giacomo” di Cola Petruccioli con successive ridipinture.
La chiesa di San Claudio era stata gravemente lesionata dal terremoto del settembre 1997 è stata oggetto di interventi di consolidamento statico e miglioramento sismico. La chiesa è stata poi riaperta al culto nel mese di maggio 2005. Purtroppo solo una parte delle pareti affrescate era stata restaurata, a causa di mancanza di fondi e della non ammissibilità del recupero degli affreschi da parte dei finanziamenti pubblici per la ricostruzione che diversamente sono destinati al solo recupero statico delle strutture.
La chiesa di San Claudio venne eretta forse su un'area cimiteriale paleocristiana e come risulta nel 1178, costituiva uno dei possedimenti dell'abbazia di San Silvestro di Collepino dell'ordine Camaldolese. Già prima di questa data sembra che avesse assunto il ruolo di santuario, di cui tuttavia non si hanno notizie precise. Nel secolo XIV, e comunque entro il 1393, la gestione di questa chiesa-santuario passò al Comune di Spello: la comunità continuava a riconoscere i diritti dell'abbazia di San Silvestro sulla chiesa, attraverso il versamento di un canone annuo, ma se ne occupava direttamente attraverso propri santesi (una sorta di procuratori) periodicamente nominati dal consiglio comunale. Tra la fine del secolo XIV ed il secolo XV, i pontefici concessero diverse indulgenze alla chiesa “pubblica” di Spello e, contestualmente con i numerosi pellegrinaggi, si diffondeva la fama delle feste e dei raduni fieristici che si svolgevano nell'area antistante. Non a caso infatti nel 1487 si provvide a completare la costruzione di loggiati,oggi abbattuti, ai lati della chiesa, dove ripararsi in tempo di fiera.
L'Ufficio beni culturali del Comune di Spello ha redatto successivamente il progetto di restauro che è stato co-finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e dal Comune di Spello.
“Ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – spiega il sindaco Sandro Vitali – perché questi lavori ci permetteranno di completare il restauro di San Claudio. Questa chiesa è uno dei luoghi più visitati dai turisti per la sua bellezza storica e architettonica, ma è anche mèta di giovani coppie per celebrare matrimonio religioso. La visita della chiesa è stata già inserita all'interno dei progetti di “Spello, città riAperta” e quindi visitabile su prenotazione”. I lavori di restauro degli affreschi dureranno 120 giorni.