Prime medie con 37 alunni. Da questa allarmante prospettiva si è scatentata nell'ultima settimana la vicenda della scuola Grecchi di San Sisto, che ha visto un agguerrito comitato di genitori battersi contro il rischio sovraffollamento per le classi dei propri figli.
E' in programma oggi pomeriggio un consiglio interno dell'istituto, aperto al comitato dei genitori che potranno assistere, per decidere in via definitiva come si dovrà affrontare al meglio la prospettiva -ormai quasi certa- che saranno circa 34 gli alunni delle varie classi prime della scuola media di San Sisto.
“La situazione non è così tragica”, ha detto il dirigente scolastico della Grecchi a Tuttoggi.info. “Alcuni alunni sono andati via, trovando posto in altre scuole, per cui il problema è andato scemando”. Secondo la preside, è ormai definitiva la decisione “senza alternative” e “a norma di legge” di formare delle tre classi nella scuola che, al netto dei dieci ragazzi che si sono iscritti ad altri istituti, conteranno 33-34 studenti.
“Tutto quello che posso fare è accogliere queste persone nel migliore dei modi, e concentrare in queste classi dei progetti, in modo da rafforzare l'offerta didattica ed essere certi che siano seguiti al meglio”, ha affermato la preside.
La protesta del comitato di genitori si è scatentata circa una settimana fa, quando la scuola ha annunciato in un'assemblea “la formazione di tre classi con una presenza di 37 alunni a classe, ad esclusione di una sezione, destinata al tempo prolungato”.
“E’ chiaro che i genitori degli alunni delle classi prime medie, costituitisi in apposito Comitato, sono nettamente contrari a tale proposta in quanto non accettabile per la vivibilità delle classi stesse”, ha detto in una lettera alla stampa Vincenzo Aquino, presidente del comitato genitori, che contestava alla direzione della scuola anche di aver disatteso un preciso impegno preso con i genitori per formare classi con meno alunni.
La vicenda è stata rilanciata anche dal circolo di San Sisto del Pd, che oggi in un comunicato ha detto che “un numero così elevato di studenti per classe sia un rischio dal punto di vista della sicurezza (le classi non sono conformate per una simile capienza) ma soprattutto sia una grave lesione del diritto allo studio per i ragazzi e le ragazze”.
Caso emblema – Il caso della Grecchi è diventato anche una battaglia emblematica per l'ampio problema del sovraffollamento delle classi nelle scuole primarie e secondarie, che sempre più preoccupa i genitori al momento della scelta della scuola per i propri figli.
Sebbene, secondo un'indagine di Tuttoggi.info, vi siano tanti istituti a Perugia che non devono fronteggiare problemi di sovraffollamento, come le scuole primarie XX Giugno e Fabretti, che inizieranno l'anno scolastico la settimana prossima con classi anche da 17 alunni, il caso della Grecchi non è isolato.
Secondo l'assessore comunale Monia Ferranti, “oltre alla “Grecchi”, che rischia di veder attivate tre sezioni ciascuna con 37 alunni, potremmo citare molti altri esempi che riguardano la scuola dell'obbligo e tanti altri che parlano di liste d'attesa alle scuole dell'infanzia diffuse in tutto il territorio perugino (ad esempio Bosco, San Fortunato, Ramazzano)”.
“Siamo fortemente allarmati da questo stato di cose che si protrae da anni ma che sembra irrimediabilmente peggiorare e abbiamo più volte denunciato, richiamando l'attenzione di tutte le forze politiche, che la concretizzazione di quella riforma sarebbe significata il collasso delle scuola pubblica”, ha detto Ferranti.
Francesco de Augustinis